sabato 18 luglio 2009

Un Tributo a Eazy-E

Sicuramente Eric “Eazy-E” Wright non resterà nella storia come uno dei liricisti più dotati.
Il flow era certamente macchinoso (anche se si potrebbe arguire che la voce nasale e caricaturale del piccolo MC/businessman di Compton abbia aperto la strada ai tanti rappers dal tono sgraziato di oggi - vedi Lil’ Wayne), la materia trattata poco versatile e lo stile di scrittura certamente lontano dalla raffinatezza.
Eppure gli elementi di fascino nella figura di Eazy-E c’erano certamente tutti (anche per la popolazione femminile: Wright è morto di AIDS dopo avere trombato come un riccio per tutta la vita).
Eazy-E è stato il sogno americano in piccolo: da modesto spacciatore a socio fondatore della Ruthless Records, il rapper si è costruito nel corso degli anni un piccolo impero (non tanto piccolo, per la verità), ha partecipato - attivamente - a dischi di impatto storico come Straight Outta Compton ed Efil4Zaggin degli N.W.A, ha avuto una carriera solista assolutamente decente, ha mangiato per anni dai profitti di The Chronic di Dre (sì, avete letto bene, la clausola rescissoria prevedeva il pagamento di sostanziose royalties per ben 6 anni) ed è persino stato ospite della Casa Bianca (!).
Anche come talent scout Eazy non se la passava male: fra i suoi protetti, ricordiamo BG Knocc Out & Dre’sta e soprattutto i Bone Thugs’n’Harmony, per un periodo gallina dalle uova d’oro della Ruthless.
Personalmente, ritengo che l’eredità più importante di Eazy-E sia quella legata prima di tutto all’originalità, nel senso che Eazy se ne è sempre fregato delle mode per fare quello che gli piaceva. Quando andavano di moda i medaglioni africani e paccottiglia simile, Eazy-E rappresentava il proprio quartiere a forza di jheri curls superbagnati, occhiali neri e una estetica da gangster (Crip, ovviamente). Quando era di moda essere conscious, Eazy metteva in scena l’ignoranza in maniera “unadulterated” come solo nella West Coast sanno fare.
E, anche se questa componente viene spesso ignorata, Eazy-E portava una ventata di ironia necessaria nel mondo del gangsta rap, con le parodie di canzoni famose e le storie “X-rated” tanto (volutamente) incredibili quanto divertenti e un atteggiamento sempre fra lo strafottente e lo scanzonato.
E poi era un uomo con la capacità di essere sé stesso al di là di tutto: Eazy non abiurò mai gli amati ricciolini o il cappello dei Kings (o dei Raiders e di Compton, alternativamente), e l’apparizione smooth in accappatoio, occhiali da sole e ciabatte all’Arsenio Hall Show gli ha regalato per sempre un posto nella leggenda.
Senza pensare al vetriolo riversato su Dr. Dre, che nella backcover di It’s On (Dr. Dre) 187um Killa (1993) viene esposto al pubblico ludibrio come gay, anticipando di oltre un decennio le machiavelliche mosse di Jay-Z...
Nelle parole del rapper The Game, anche esagerate ma con un fondo di verità: “Eazy-E è stato per Compton quello che Cesare è stato per Roma”.
E resterà per sempre nell’Olimpo dell’ignoranza (e dell'hip hop).

6 commenti:

Marty aka Marty Mcfly ha detto...

Me lo ricordo su un The Source che si rollava la maria nella banconota da 100 dollari.

Ignorantissimo!

Antonio ha detto...

^^
Amen!

Anonimo ha detto...

di questa cos ane pensi
http://www.lacasadelrap.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=433
luca

Antonio ha detto...

Ne penso bene. Piccolina ma abbastanza ben fatta. E poi chi l'ha intervistato, gli ha fatto domande un po' diverse (anche dalle mie)...

C'entri tu, per caso?

Anonimo ha detto...

Che cazzo vuol dire ignorante?! Questo post è da ricontrollare per certe cazzate scritte, inoltre certi termini sono da rivalutare.. È una descrizione molto superficiale per una leggenda come Eazy, e potrebbe da un certo punto di vista essere fraintesa da chi non conosce la sua storia

Antonio ha detto...

Caro Anonimo che arrivi qui con fare un po' maleducato, argomenta un po'. Presentati, spiegami quali sarebbero le "cazzate scritte" e poi ne riparliamo.
Se uno legge il post, non c'è niente da fraintendere sulla figura di Eazy, secondo me. Ma aspetto che tu mi illumini, per rendermi conto dei miei errori.

Ciao!