Dieci Mixtapes...
...con beats migliori di tanti album fatti e finiti. Eresia? Neanche poi tanto... Ovviamente li elenco in ordine sparso.
1) Propain Campain: Propain Campain vs. Led Zeppelin
Beh, questa è facile. Agallah è un mostro alle macchine e l’uso esclusivo di campioni dei Led Zeppelin funziona molto di più di quanto si sarebbe potuto pensare a priori. Certo, a livello lirico sono sempre i soliti temi pseudo-gangsta, però c’è un tasso di stile invidiabile, specie considerando che si tratta del giro Dipset, ovvero la negazione della sottigliezza.
2) All Star: Starlito’s Way 1
Che fine ha fatto All Star? Nel 2005 sembrava il rapper sudista destinato a esplodere prima di tanti altri, oggi è scomparso. Nonostante questo, il ragazzo aveva carisma e una capacità di usare il suo “drawl” del Tennessee con padronanza invidiabile, confezionando una storia cinematografica su beats spesso lontani dallo stereotipo sudista (e dallo stile Cash Money, soprattutto).
3) Bishop Lamont: N*gger Noize vol 1
L’epitome del rapper Aftermath sull’epitome dei beats Aftermath. Il dispiego di basi incredibili e “dreiane” per un mixtape mi resta oscuro, ma tant’è. N*gger Noize suona veramente come un album, e anzi dà le piste a tanta roba mainstream. Uno dei picchi del mixtape “commerciale”, in attesa di Detox (uscirà mai?).
4) Wale: the Mixtape About Nothing
Uno dei picchi del sottogenere “mixtape concettuale hip hop”. Wale sa il fatto suo e sa soprattutto che sono i piccoli dettagli che contano. In questo senso, l’uso dei campioni da Seinfeld nel “mixtape sul nulla” è da maestro. E il fatto che Wale sia bravo e che le basi siano molto buone non guasta.
5) Ya Boy: Kush 2009
Una compilation dei beats “propri” di Dre. Difficile sbagliare, ma a) bisognava pensarci e b) Ya Boy sa tenere la scena, e non era facile. Segni di rinascita per la West Coast?
6) Royce Da 5’9”: The Bar Exam 2
Royce procede nella distruzione totale di beats potentissimi, alcuni già editi e altri inediti. Il risultato non cambia: Royce, in “sede d’esame”, è un mostro assetato del sangue di Lil Wayne e The Game... e sarebbe una bella cosa se riuscisse finalmente a mettere fuori un album ai livelli dei suoi migliori mixtapes.
7) Pacewon & Mr. Green: The Only Color That Matters Is Green
La combo “un rapper-un produttore” è sempre affascinante, anche sui mixtapes. Mr. Green fornisce un solido fondale sonoro (qualcuno ha detto boom bap classico?) ad un rapper sottovalutato, forse non impressionante ma pur sempre valido. Lo spleen del New Jersey funziona sempre...
8) Re-Up Gang: We Got It For Cheap Vol. 3
I funambolismi verbali della gang su questo mixtape fanno impallidire la versione regolare di We Got It For Cheap Vol. 3, uscita con beats veramente da poveri (di spirito e di tasca). E la scelta di una serie di beats bellissimi e appropriati è sempre apprezzabile, soprattutto quando si aggiunge valore a beat potenti ma in precedenza storpiati da altri (la lezione del 50 Cent d’annata). Torneranno?
9) Nas + DJ Green Lantern: The Nigger Tape
Se questa fosse stata la vera versione dell’album “senza titolo”, sarebbe stato molto meglio. Green Lantern aggiunge il proprio tocco marziale al vetriolo di Nas, col risultato di beats alla moda ma non stucchevoli come alcuni di quelli che ultimamente sembrano piacere molto a Nasir Jones.
10) Dub MD & Illmind Presents: Blaps, Rhymes & Life Vol. 2
Illmind sta bruciando le tappe come produttore “in house” della G-Unit e come superproduttore tout court. Ascoltare il mixtape vi aiuterà a capire il perché. Artisti famosi e carneadi underground sembrano sempre rinvigoriti dal suono inclassificabile del versatile beatmaker del Jersey.
1) Propain Campain: Propain Campain vs. Led Zeppelin
Beh, questa è facile. Agallah è un mostro alle macchine e l’uso esclusivo di campioni dei Led Zeppelin funziona molto di più di quanto si sarebbe potuto pensare a priori. Certo, a livello lirico sono sempre i soliti temi pseudo-gangsta, però c’è un tasso di stile invidiabile, specie considerando che si tratta del giro Dipset, ovvero la negazione della sottigliezza.
2) All Star: Starlito’s Way 1
Che fine ha fatto All Star? Nel 2005 sembrava il rapper sudista destinato a esplodere prima di tanti altri, oggi è scomparso. Nonostante questo, il ragazzo aveva carisma e una capacità di usare il suo “drawl” del Tennessee con padronanza invidiabile, confezionando una storia cinematografica su beats spesso lontani dallo stereotipo sudista (e dallo stile Cash Money, soprattutto).
3) Bishop Lamont: N*gger Noize vol 1
L’epitome del rapper Aftermath sull’epitome dei beats Aftermath. Il dispiego di basi incredibili e “dreiane” per un mixtape mi resta oscuro, ma tant’è. N*gger Noize suona veramente come un album, e anzi dà le piste a tanta roba mainstream. Uno dei picchi del mixtape “commerciale”, in attesa di Detox (uscirà mai?).
4) Wale: the Mixtape About Nothing
Uno dei picchi del sottogenere “mixtape concettuale hip hop”. Wale sa il fatto suo e sa soprattutto che sono i piccoli dettagli che contano. In questo senso, l’uso dei campioni da Seinfeld nel “mixtape sul nulla” è da maestro. E il fatto che Wale sia bravo e che le basi siano molto buone non guasta.
5) Ya Boy: Kush 2009
Una compilation dei beats “propri” di Dre. Difficile sbagliare, ma a) bisognava pensarci e b) Ya Boy sa tenere la scena, e non era facile. Segni di rinascita per la West Coast?
6) Royce Da 5’9”: The Bar Exam 2
Royce procede nella distruzione totale di beats potentissimi, alcuni già editi e altri inediti. Il risultato non cambia: Royce, in “sede d’esame”, è un mostro assetato del sangue di Lil Wayne e The Game... e sarebbe una bella cosa se riuscisse finalmente a mettere fuori un album ai livelli dei suoi migliori mixtapes.
7) Pacewon & Mr. Green: The Only Color That Matters Is Green
La combo “un rapper-un produttore” è sempre affascinante, anche sui mixtapes. Mr. Green fornisce un solido fondale sonoro (qualcuno ha detto boom bap classico?) ad un rapper sottovalutato, forse non impressionante ma pur sempre valido. Lo spleen del New Jersey funziona sempre...
8) Re-Up Gang: We Got It For Cheap Vol. 3
I funambolismi verbali della gang su questo mixtape fanno impallidire la versione regolare di We Got It For Cheap Vol. 3, uscita con beats veramente da poveri (di spirito e di tasca). E la scelta di una serie di beats bellissimi e appropriati è sempre apprezzabile, soprattutto quando si aggiunge valore a beat potenti ma in precedenza storpiati da altri (la lezione del 50 Cent d’annata). Torneranno?
9) Nas + DJ Green Lantern: The Nigger Tape
Se questa fosse stata la vera versione dell’album “senza titolo”, sarebbe stato molto meglio. Green Lantern aggiunge il proprio tocco marziale al vetriolo di Nas, col risultato di beats alla moda ma non stucchevoli come alcuni di quelli che ultimamente sembrano piacere molto a Nasir Jones.
10) Dub MD & Illmind Presents: Blaps, Rhymes & Life Vol. 2
Illmind sta bruciando le tappe come produttore “in house” della G-Unit e come superproduttore tout court. Ascoltare il mixtape vi aiuterà a capire il perché. Artisti famosi e carneadi underground sembrano sempre rinvigoriti dal suono inclassificabile del versatile beatmaker del Jersey.
4 commenti:
Eddài, sgancia qualche linkino...
Royce
http://rapidshare.com/files/145672852/Royce_Da_59-Bar_Exam_2.rar.html
Propain Campain
http://www.sendspace.com/file/7k9y5g
Illmind
http://www.mediafire.com/?yidmn3gj0t2
All Star
http://rapidshare.com/files/192334875/All_Star-Starlitos_Way.rar
Bishop Lamont
http://rapidshare.com/files/127664142/Bishop_Lamont_-_N-gger_Noize.rar
Bastano?
Bo$$
Maybach Music...
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