La Settimana delle Classifiche - 4
I 10 peggiori secondi albums di tutti i tempi, in ordine (con commento)
Il secondo album di un artista (sophomore, lo chiamano gli americani) è una prova importante. Ed alcuni l’hanno cannata alla grande, oh yeah…
10) Talib Kweli - The Beautiful Struggle. Il meno paggio di tutti, anche perché a questo punto, Talib Kweli si può anche ritirare: tutto quello che doveva dire lo ha già detto, fra Reflection Eternal e Black Star. Ormai il rapper sembra confinato a fare da rimpiazzo a Common nei dischi impegnati o a metter fuori dischi tutti uguali…
9) 50 Cent - The Massacre. Vale quanto detto per il ritiro di Kweli, ma 50 Cent non ha mai detto molto. The Massacre è la fotocopia di Get Rich… e fa pure più schifo, con le produzioni di plastica e i diss da sbadiglio. Qualche colpo lo piazza, ma siamo scarsini.
8) Kanye West - Late Registration. Prima di credersi un rapper, West aveva fatto delle belle cose come produttore. Poi ha rovinato tutto con (il tutto sommato decente) College Dropout e, in preda al delirio di onnipotenza, si è inventato quell’aborto di Late Registration. Un pezzo con il tizio dei Maroon 5 alla voce grida ancora vendetta. A quando un duetto con il “gemello” Diddy?
7) Mykill Miers - It’s Been A Long Time Coming. Dopo un solido primo album di stampo musicale “premieresco”, Mykill Miers tira fuori un mostro di pesantezza e di inascoltabilità.Peccato perché a livello vocale il ragazzo c’era. Hardcore west di stile non gangsta. Chissà che fine ha fatto…
6) Big Pun – Yeeeah Baby. Pun era un grande rapper (doppio senso) ma, ammettiamolo, i suoi albums fanno cagare. Yeeeah Baby è pessimo, a partire dalla copertina (ed è peggio di Capital Punishment, figuriamoci). Se solo Pun avesse registrato soltanto cose tipo Whatcha Gon Do…
5) Mos Def - The New Danger. Qui iniziano gli aborti. L’unica scusante è che pare che l’album dovesse uscire sotto il nome Black Jack Johnson (il gruppo rock di Mos), e non se ne fece niente a causa del successo del white Jack Johnson, il surfista fighetto. Da convulsioni… e non si sa se Mos Def tornerà mai più a fare rap. Se il risultato è The New Danger, è meglio così…
4) Dr. Dre - Dr. Dre Presents...The Aftermath. Dopo The Chronic, Dre fondò la Aftermath, e la storia la sapete tutti. Ma il primo disco della label fu un passo falso. Totale. Anche se tecnicamente si tratta di una compilation, Dr. Dre doveva essere ancora sotto shock per fare uscire un obbrobrio del genere…
3) Mic Geronimo – Vendetta. Non succede mai niente di buono, a mettersi con P Diddy. E Mic Geronimo lo ha imparato a proprie spese. Da rapper promettente a fallito totale nel giro di un album. E se ne volete capire il perché (e avete abbastanza fegato) ascoltate Vendetta.
2) Snoop Doggy Dogg – The Doggfather. Uno dei più grandi aborti musicali del mondo di tutti i tempi. Non c’è altro modo di descrivere questa massa informe di cui si salvano forse due o tre canzoni. Senza Dre, con questo disco Snoop perde la ragione e il rispetto. E avrebbe pure vinto la hit parade delle merdate, se non ci fosse…
1) Raekwon - Immobilarity. Una cosa vomitevole. Raekwon fa tutto da solo e chiama gli amichetti a fargli le basi. Il risultato? Batterie di cingomma, campioni mosci, remakes imbarazzanti e uno sfregio a Cuban Linx. Si salva una sola canzone, moscia, ma con un campione di Polidouris interessante, ovvero Casablanca. Tutto il resto, a partire dal titolo, è da dimenticare…
Il secondo album di un artista (sophomore, lo chiamano gli americani) è una prova importante. Ed alcuni l’hanno cannata alla grande, oh yeah…
10) Talib Kweli - The Beautiful Struggle. Il meno paggio di tutti, anche perché a questo punto, Talib Kweli si può anche ritirare: tutto quello che doveva dire lo ha già detto, fra Reflection Eternal e Black Star. Ormai il rapper sembra confinato a fare da rimpiazzo a Common nei dischi impegnati o a metter fuori dischi tutti uguali…
9) 50 Cent - The Massacre. Vale quanto detto per il ritiro di Kweli, ma 50 Cent non ha mai detto molto. The Massacre è la fotocopia di Get Rich… e fa pure più schifo, con le produzioni di plastica e i diss da sbadiglio. Qualche colpo lo piazza, ma siamo scarsini.
8) Kanye West - Late Registration. Prima di credersi un rapper, West aveva fatto delle belle cose come produttore. Poi ha rovinato tutto con (il tutto sommato decente) College Dropout e, in preda al delirio di onnipotenza, si è inventato quell’aborto di Late Registration. Un pezzo con il tizio dei Maroon 5 alla voce grida ancora vendetta. A quando un duetto con il “gemello” Diddy?
7) Mykill Miers - It’s Been A Long Time Coming. Dopo un solido primo album di stampo musicale “premieresco”, Mykill Miers tira fuori un mostro di pesantezza e di inascoltabilità.Peccato perché a livello vocale il ragazzo c’era. Hardcore west di stile non gangsta. Chissà che fine ha fatto…
6) Big Pun – Yeeeah Baby. Pun era un grande rapper (doppio senso) ma, ammettiamolo, i suoi albums fanno cagare. Yeeeah Baby è pessimo, a partire dalla copertina (ed è peggio di Capital Punishment, figuriamoci). Se solo Pun avesse registrato soltanto cose tipo Whatcha Gon Do…
5) Mos Def - The New Danger. Qui iniziano gli aborti. L’unica scusante è che pare che l’album dovesse uscire sotto il nome Black Jack Johnson (il gruppo rock di Mos), e non se ne fece niente a causa del successo del white Jack Johnson, il surfista fighetto. Da convulsioni… e non si sa se Mos Def tornerà mai più a fare rap. Se il risultato è The New Danger, è meglio così…
4) Dr. Dre - Dr. Dre Presents...The Aftermath. Dopo The Chronic, Dre fondò la Aftermath, e la storia la sapete tutti. Ma il primo disco della label fu un passo falso. Totale. Anche se tecnicamente si tratta di una compilation, Dr. Dre doveva essere ancora sotto shock per fare uscire un obbrobrio del genere…
3) Mic Geronimo – Vendetta. Non succede mai niente di buono, a mettersi con P Diddy. E Mic Geronimo lo ha imparato a proprie spese. Da rapper promettente a fallito totale nel giro di un album. E se ne volete capire il perché (e avete abbastanza fegato) ascoltate Vendetta.
2) Snoop Doggy Dogg – The Doggfather. Uno dei più grandi aborti musicali del mondo di tutti i tempi. Non c’è altro modo di descrivere questa massa informe di cui si salvano forse due o tre canzoni. Senza Dre, con questo disco Snoop perde la ragione e il rispetto. E avrebbe pure vinto la hit parade delle merdate, se non ci fosse…
1) Raekwon - Immobilarity. Una cosa vomitevole. Raekwon fa tutto da solo e chiama gli amichetti a fargli le basi. Il risultato? Batterie di cingomma, campioni mosci, remakes imbarazzanti e uno sfregio a Cuban Linx. Si salva una sola canzone, moscia, ma con un campione di Polidouris interessante, ovvero Casablanca. Tutto il resto, a partire dal titolo, è da dimenticare…
5 commenti:
ma come primo album di talib, cosa consideri? Reflection Eternal o quality control?
d'accordo anche oggi..anche se il secondo ufficiale di dr dre è 2001
Quality Control, ovviamente. Anche perche' se no c'erano Reflection Eternal e Black Star...
Fra parentesi, Quality Control non era male, ma Reflection Eternal e' molto meglio!
P.S.: 2001 potrebbe andare fra i migliori secondi album, anche se e' corale quanto Aftermath.
sottoscrivo. Immobilarity fa veramente rate
E pensa che cosa sarebbe stato se Rae fosse piu' scarso come rapper...
Ma il tuo blog?
Posta un commento