La Sottile Arte del Riciclaggio…

… è totalmente ignota a quelle mignotte degli U2. Come accadde in precedenza quel pezzo terribile insieme a Ronan Keating (che una volta stava per fare a pugni con 50 Cent, figurarsi), di cui non voglio neppure ricordare il nome, Bono e company tornano a farsi sentire con una versione allucinante di One. Come dire, ricicliamo il riciclabile, senza alcuna sottigliezza… Ma a che pro?

Ora, Mary J è una principessa, ha la voce migliore che ci sia in giro e un carisma che la metà basta, e perciò può fare quello che vuole, ma ci ricordiamo tutti che ha cantato anche con un relitto pop come George Michael, quindi non tiriamo in ballo nessuna pretesa di arte…
Il pezzo, però, paradossalmente, farà felici tutti: gli U2, che non devono scrivere più canzoni nuove (e forse è meglio così), Mary J Blige, che così può aumentare le dimensioni del portafoglio ed allo stesso tempo sdoganarsi al pubblico rock (ah!), e soprattutto tutti quei cerebrolesi che pensano che gli U2 siano ancora un gruppo musicale e non una banda di cocainomani con un ego che al confronto Berlusconi sembra una verginella (spagnola?).
Aspettiamo l’epifania di commenti sulle emozioni trasmesse dal brano, sulla maestria vocale dei cantanti e sulla profondità di un’operazione del genere. Continuiamo così. Facciamoci del male.