venerdì 25 novembre 2005

In Principio Erano Le Squads…


… E la prima fu la Hit Squad. La click di Eric Sermon e Parrish Smith, comprendente molti rappers del New Jersey che i due di Long Island avevano arruolato nel corso degli anni, sfornò alcuni dei talenti più fulgidi della storia dell’hip hop (compreso quel Craig Mack che fu sull’orlo di diventare il Re di New York con la Bad Boy). Dopo gli scazzi fra E e PMD, la Hit Squad si divise in Hit Squad, fedele a PMD, e Def Squad, fedele a Sermon. Nella Hit Squad si distinsero Das EFX e Nocturnal, mentre dalla Def Squad (la più grande di tutte?) emersero Redman, Keith Murray e il produttore Rockwilder.
Proprio in un album di Redman possiamo trovare quello che è forse il battesimo di un’altra celebre e fortunata squad, la Flipmode Squad (la canzone è Def Squad Meets the Flipmode Squad), capitanata da Busta Rhymes. La Flipmode Squad ha fatto un sacco di soldi nella seconda metà degli anni ’90 (con albums abbastanza discutibili), ma i tempi sincopati di Busta Rhymes hanno ormai perso smalto e fascino nei confronti dei consumatori di hip hop. Oggi le sorti della Flipmode Squad sembrano abbastanza incerte, dopo i litigi di Busta con gli altri (tipo Rampage) e la sua decisione di concentrarsi sulla propria carriera solista (col fido Spliff Star a fare da hype man).
A proposito di litigi, scissioni e scazzi hanno sempre caratterizzato la vita della Terror Squad di Fat Joe, la più “latina” di tutte. Da lì uscì Big Pun, uno dei più grandi di sempre.
Dopo morte del rapper portoricano e la importante defezione di Cuban Link (uno dei talenti più inespressi di tutti i tempi) per dissapori con Fat Joe, la Terror Squad si è riformata agli ordini di Joe Crack, ma non pare più l’armata invincibile che sarebbe potuta essere se Pun non ci avesse lasciato troppo presto.
In ambito underground, lo spelling sembra invece un problema per Spit Squodd e Boom Sqwadd, ispirate ai classici dettami hardcore della Def Squad.
La Spit Squodd (di Brownsville, Brooklyn), capitanata dallo stravagante Thirstin Howl III, è una crew (anch’essa a forte componente latina) fissata con la roba Polo che ha fatto un certo rumore in ambito underground (e nei grandi magazzini Bloomingdale’s, dove i Lo Lives, maniaci di vestiario Ralph Lauren, rubavano a mani basse). In qualche modo la vera erede dello humour hardcore di Redman, la Squodd forse non ha ancora espresso tutto il proprio potenziale, ma le hits Brooklyn Hard Rock e Polorican sono fenomenali.
La Boom Sqwad di Newark, New Jersey, ha come frontman l'ex Artefacts Tame One. La crew (che presto dovrebbe incidere un disco, pare) è devota al funk, come impongono le ferree regole del Jersey. Ancora non se ne possono valutare le potenzialità, ma Tame One è sicuramente uno che sa rappare.
E se New York domina in quanto a squads, dal sud risponde (timidamente) la Pimp Squad Click di T.I., l’ultimo re di Atlanta. Riuscite a pensare ad un nome più ridicolo?


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