Cinque Duetti Che Ci Siamo Evitati
Notorious B.I.G. non è mai stato il mio
rapper preferito, ma mi capita di pensarci. Spesso, ultimamente. Era uno bravo:
la natura lo aveva dotato di quasi tutto quello che serve per essere il numero
uno. Flow, voce, umorismo, senso della costruzione delle canzoni, one-liner
devastanti (“Your reign on top was short like leprechauns”, anyone?), e via
dicendo: aveva tutto.
E quando è morto, così tragicamente, ha
lasciato molti rimpianti (tranne che nel caso del suo supposto migliore amico,
che è diventato personaggio globale solo grazie allo sfruttamento dell’immagine
di Biggie. Prima era noto soprattutto per essere quello che faceva il duro alla
Uptown, e poi andava a piangere di non essere licenziato). Ma, a posteriori, si
potrebbe pensare che la carriera del Notorious One fosse già in fase
discendente, per certi versi. Quello che è sicuro, è che il tempo è stato
galantuomo e i primi due album di Christopher Wallace suonano ancora molto
bene.
Un’altra cosa che è sicura, ancora di più
della prima, è che la tragica morte precoce ha impedito a Notorious B.I.G. di sputtanarsi
come hanno fatto tanti suoi colleghi.
Morendo quasi due decadi fa, infatti, si è
risparmiato l’umiliazione di cinque duetti che, se fosse ancora vivo, Biggie
avrebbe sicuramente registrato:
1) Rhianna.
Questo è sicuro al 100%. Immaginatevi Biggie in qualcosa di goffo come Umbrella pt. 2 o similia. Peggio, immaginatelo in un video tipo Take Care, con il bianco e nero “artsy”, qualche animale a caso e i
calzoni stretti. Come bruciarsi una carriera in tre minuti, scanditi dai
coretti da gatta morta di Rhianna.
2) Lil
Wayne. Anche questo è una scommessa pressoché sicura. E il fattore brivido
è ugualmente alto. Già me lo figuro, a partire dal campione dei Communards o
altra mondezza da one-hit-wonder di metà-fine anni ’80 (Go West? One Night in Bangkok? Flash and the Pan?
Oppure i ’90? La mente vacilla). E sento nel retro del cervello quella vocetta
da rana bollita di Wayne che, dopo il primo verso di Biggie, si insinua nelle
nostre coscienze: “Yoooooooooo... It’s ya Boy Wayne... Drinking sizzurp with my
man Biggieee... Making Millions! Young Money! Bad Boy! Tougher than Nigerian
hair...” per poi partire con qualche non sequitur dei suoi, o una delle mille
metafore scontate sulle stagioni. Nel video, manco a dirlo, ci sarebbe stata
una sequenza slo-mo in cui baby si sfrega le mani per dieci secondi mentre
cammina su una strada in cui sono allineate tante future deputate del PDL. E
esplosioni di fuochi artificiali. Tante esplosioni.
3) Gruppo
pseudo rock prodotto da Timbaland. Devo aggiungere altro?
4) David
Guetta. Non voglio aggiungere altro. Anzi no. Il video sarebbe stato
certamente in piscina e la base pseudo-house di quart’ordine.
5) Rick
Ross. Possiamo solo immaginare il livello di stalking che il Bawse avrebbe
fatto a Biggie per averlo su un suo pezzo. The
Emperors, World’s Fattest, o America’s Illuminati il titolo più
probabile, a giudicare dalla fantasia dell’agente Ross quando si tratta di fare
collaborazioni con i pesi massimi. In tutta onestà, devo anche dire che un beat
dei J.U.S.T.I.C.E. League con verso di Biggie non avrebbe fatto nemmeno così
schifo, ma l’immancabile remix con Wale, Meek Mill e Drake mi sfianca anche
solo come possibilità. Video in yacht? L’idea di Ross e Notorious in bianco non
la voglio nemmeno contemplare.
1 commento:
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