lunedì 22 febbraio 2010

Bello

DJ MP45 apprezza questo? Io penso (spero) di sì. Qualche commento?


8 commenti:

jopparelli ha detto...

Ah che soddisfazione leggere che Brian Eno (a fine articolo) va dicendo esattamente la stessa cosa che dici tu da sempre (non mi ricordo se l'avevo detto anche qua, vabbè chi se ne frega)

Perfetto l'esempio del carburante-grasso di balena. Tutti quelli che si lamentano del download libero sono commercianti di grasso di balena (i discografici) o semplicemente nostalgici del grasso di balena (djmp45, he he beccati questo). Ma il mondo va avanti nel frattempo.

Antonio ha detto...

Beh, per quanto riguarda l'esempio (e per essere fair con DJ MP45), le cose sono un po' più complicate.
C'è un problema di protezione di proprietà intellettuale e di fair use che con il grasso di balena non esiste per nulla.
Che poi la storia vada avanti, e che i nostalgici del grasso di balena siano obnubilati nel giudizio, sono cose pacifiche.

jopparelli ha detto...

Si, le cose sono senza dubbio piu' complicate.

Pero' preferisco affrontarle partendo dal principio generale (utopistico diciamo) che secondo me è: non ha molto senso tentare di proteggere la proprietà intellettuale.

Lasciamo che gli artisti citino (e scopiazzino pure, se vogliono) gli altri artisti, in tutti i campi dell'arte. Tanto se sei scarso, rimani scarso anche copiando/citando. Se invece rielabori nel modo giusto, ben venga.

Antonio ha detto...

Mah, il tuo discorso è utopistico perché alla fine si sta parlando di soldi e non di arte. Il grosso problema della cosa è, per dirne uno, che una grossa corporazione ha un sacco di soldi da spendere per la pubblicità e in attività che attengono alla promozione e non alla creazione. Quindi, se accettiamo la "jungla" completa (senza leggi), il rischio è che tu fai le belle canzoni, loro le copiano, le pompano e ci fanno i soldi.
Per questo parlavo di fair use, ovvero un modo (da studiare) di evitare questo tipo di eccessi.
Invece sul principio generale che, stabiliti dei paletti, sia lasciata la libertà di copiare/citare, sono anche io d'accordo, ovviamente.

Per chiarire ulteriormente: è ingiusto che i Beastie Boys debbano pagare miliardi per 2 secondi di loop di flauto (che potevano tranquillamente suonare loro), ma sarebbe anche ingiusto che Sting non vedesse una lira dal fatto che P Diddy ha campionato Every Breath You Take in maniera da usarne l'appeal commerciale (ovvero, zero rielaborazione).

Marty aka Martin McFly ha detto...

DJ MP45 si consulta con il suo entourage sulla risposta da dare ad Antonio:

http://mrmontag.files.wordpress.com/2009/10/grammofono1.jpg

Antonio ha detto...

Haha. Manca l'olio di balena.
In ogni caso, deve rispondere a Joppa, non a me.

reiser ha detto...

Davvero un bel articolo, grazie d'averlo linkato.
Mi chiedo tuttavia se un sistema di finanziamento che non contempli anche il diritto d'autore possa dirsi sufficiente per generi musicali in cui gli attori coinvolti sono più di due.

Antonio ha detto...

Il diritto d'autore deve esserci, per me. Il problema è mettere in atto strumenti di protezione seri e non:

A) modi di ingrassare la SIAE e basta
B) strumenti coercitivi della libertà artistica
C) un modo per creare diseguaglianze (vedi gli squali)

Ma questa è roba da legulei, per fortuna...