lunedì 7 settembre 2009

Letture Estive IV

Azzarello, Risso & co. - 100 Bullets vol 13: Wilt

Attenzione: senza spoiler!
Devo dire che l’ultima pagina del volume, con quella Pietà michelangiolesca rovesciata a simboleggiare un finale mai così chiuso eppure aperto, mi ha lasciato un po’ deluso. Ma tant’è. Non è da lì che si misura la grandezza di un fumetto, e soprattutto di una saga durata 100 numeri (come il titolo) e 13 volumi (come il ricorrente XIII).
C’è poco da dire: 100 Bullets è un capolavoro, anzi IL capolavoro del genere noir a fumetti, che la serie trascende con facilità per entrare nell’olimpo dei comics. A livello seriale (ma non solo), una delle cose migliori che si siano mai viste (e lette).
Azzarello, nonostante alcune (volute?) mancate spiegazioni (non ultimo il finale) e qualche piccola contraddizione, resta un maestro del ritmo e dei dialoghi, così rifiniti e limati da risultare realistici quando invece si tratta di pura astrazione (vedi lo spacciatore che dice "Coo-Mo-Dee" per dire "cool"), un parossistico, gigantesco gioco di parole che fa venire il mal di testa ai traduttori (anche a me) e che non mancherà di creare grattacapi al mio amico Tommy Destefanis, se il buon giorno (Pippen) si vede dal mattino...
In questo senso, il gigantesco gioco di incastri (anche verbali) e di rimandi (anche verbali) assume finalmente la consistenza palesata in precedenza, come una macchia di sangue che si rapprende e che crea giochi di riflessi tanto apprezzabili quanto morbosi. Inutile dire che il colore che domina è quello del sangue dei protagonisti, che scorre a fiumi durante tutte le abbondanti pagine della raccolta e che, come sempre quando si tratta dell’Azzarello di 100 Bullets presenta una serie di colpi di scena e capovolgimenti di fronte difficilmente (per fortuna) adattabili come film. Nell’ultimo volume c’è (letteralmente) tutto il distillato del nostro essere umani: sangue, sudore, lacrime, sputo, sperma, piscio, merda.
Se Azzarello spesso si supera, specularmente non è da meno il compare Risso, che si alterna fra virtuosismi grafici e momenti quasi “espressionistici”, in cui anche l’anatomia (di solito punto di forza dell’asso argentino) viene piegata a esigenze “di pancia”, quando necessario. E se ogni tanto, come di prammatica, fanno capolino i modelli dichiarati (Miller, Munoz) in molti momenti l’uso della china e dei colori cupi della Mulvihill richiamano influenze diverse e poco identificabili (per dire, a volte gli sfondi sembrano quasi “francesi”, non sembri una bestemmia). Nell’ultimo volume, tante scelte di storytelling, sia a livello meramente grafico che di composizione e narrazione, sono azzeccatissime. Le inquadrature (vedi quella della tossica che non aspettava il figlio, straordinaria) sono sempre on point (word to House of Pain) e riescono a coniugare tecnica ed effetto, merito soprattutto di Risso.
In questo senso, l’enorme affresco a quattro mani (e l’ultimo volume è solo una conferma) non fa che confermare la capacità del duo di analizzare le miserie e i trionfi umani dovuti alle scelte che si fanno quotidianamente. Non scopro niente di nuovo se parlo dell’amalgama della coppia, che spesso sembra lavorare in automatico, ma non posso fare a meno di meravigliarmi ogni volta del risultato (fantastico). 100 Bullets è finito, viva 100 Bullets.

8 commenti:

Unknown ha detto...

Altro che mal di testa! C'è voluta una confezione di Aulin! Comunque finale maestoso, oscuro... concordo con te, una delle migliori serie di sempre, zeppa di episodi che sono veri e propri manuali di sceneggiatura (il mio preferito resta il numero 50). Con buona pace di Sin City, 100 Bullets è diventata la vera pietra di paragone per il noir a fumetti.

riccardo ha detto...

interessante...ma in italia è edito? lo trovo con gli arretrati?

Antonio ha detto...

Sì sì. Edizioni Magic Press. Sono 13 volumi per me tutti imperdibili.
E ci sono traduttori d'eccezione... :-)

riccardo ha detto...

mi sa che sarà assai difficile reperire i primi numeri...

Antonio ha detto...

No, credo che sia un'impresa possibile.
Al limite guarda su ebay.
Altrimenti ti do' l'indirizzo di una libreria che sicuramente ti può aiutare.
Fammi sapere, perche' ne vale la pena.

[emo] ha detto...

Ha iniziato Magic Press, sta continuando Planeta De Agostini.
A fine ottobre uscirà l'ultimo tp e dopo - probabilmente - pubblicheranno i volumi mancanti (quelli fra l'ultimo Magic e il primo Planeta) oltre a quelli eventualmente esauriti nel frattempo.

riccardo ha detto...

quindi mi conviene aspettare la riedizione dici?

[emo] ha detto...

Potrebbe essere la soluzione migliore, per quanto ti costringerebbe ad aspettare un periodo di tempo - in questo momento - indeterminabile.