mercoledì 21 maggio 2008

Revisionismo

Santi White da Philadelphia, aka Santogold, è il nome sulla bocca di tutti (quantomeno quelli che seguono la musica con un minimo di impegno e consapevolezza). E è una conquista anche meritata, per carità. Santogold è bravissima, diciamolo: la indicano come un incrocio fra M.I.A. e Karen O e solo per questo dovrebbe essere amata da tutti.
Il problema, che mi fa incazzare, è un altro. E cioè che Santogold è una di quelle artiste “sdoganabili”, ovvero il suo è uno di quei nomi di cui ci si può riempire la bocca senza tema di essere malvisti (ovvero gente che fa hip hop senza dire che fa hip hop perché non fa figo, tipo effetto DJ Shadow). Non ci credete? Cercate un po’ su internet: vi troverete nel paradiso della musica fighetta (quella di chi crede che i Chemical Brothers fossero originali, per capirci). Affiliazione con Diplo, amicizia con M.I.A., tour con Spank Rock e Amanda Blank. Tutto ottimo, benissimo. Ma come mai nessuno si ricorda che Santi cantava, in maniera quasi “brittneyspearsiana” con GZA (Stay in Line, per la precisione)?

8 commenti:

reiser ha detto...

Ma come perchè? Perchè è una NO-NAME R&B BEEEYOTCH cristiddio! E sticazzi che incrocia MIA e Karen O, 'na roba che solo a leggerla mi fa apparire Chernobyl come un innocente scherzetto della natura

Stay In Line sarebbe anche andata bene senza di lei e senza il suo insulso ritornello, e saperla ancora attiva mi preoccupa un po', spero solo che continuino ad idolatrarla cosicché si monti la testa e si metta a rovinare la memoria di pezzi dei Clash anzichè rovinare pezzi dei miei undaground niguz tout court

Il fatto che sia sdoganabile anche perché piace alla fighetteria la dice lunga, comunque

Antonio ha detto...

Reiser, Karen O non si tocca.
Nel caso pigliatela pure con M.I.A. di cui non me ne frega nulla...
In ogni caso, fra sei mesi Santogold sara' una star globale.
E non fa R'n'B, fa pop tout court.
Quello che gente come B. Spears e compagnia si sogna...
Io, piu' che con lei, ce l'ho con chi si riempie la bocca con Diplo dimanticando GZA. Tutto quello che volete, ma il peso specifico e' diverso.
Per il resto, Santogold e' una grande e le auguro tutto il bene possibile.

reiser ha detto...

A prescindere da tutto, ho ritrovato i vecchi dischi dei Clash passatimi da mio cuggino Alberto... seriamente, sentire Straight To Hell ed il riadattamento di quella sega di MIA mi ha causato la stessa insofferenza sorta in Pat Metheny quando "he teared up a new one" nel fondoschiena di Kenny G

Sarò prevenuto, ma queste schiappe, che canticchiano alla cazzo di cane su ritmi o campioni il cui unico pregio consiste nel far parte della memoria collettiva, avranno senso finché si concederà il perchè all'esistenza dell'hipster. Il quale è, laut Definition, una persona che rivaluta ex post mode orribili vecchie di vent'anni senza avere uno straccio di filtro culturale che sappia distibuere l'aspetto legato al momento da quello culturalmente rilevante.

Speculando, se fossimo nel '98, quelle porcherie di MIA e di quell'altra imbecille verrebbero sbertucciate. Se sopravvivono adesso è solo perchè sfruttano lo Zeitgeist di questi anni (ho sentito gente redimere Steve Strange, pensa te), ma questa è un'oservazione più sociale che musicale, e fatico ad accettare che gente che si appoggia al sociale più che all'esserne il passivo frutto goda dei un determinato successo

reiser ha detto...

L'ultima frase è una sagra del refuso. Riformulo: fatico ad accettare gente che si appoggia allo scarto del sociale facendolo passare come sottovalutato (cfr. qualsiasi cosa definita come "trash") quando in realtà queste lo praticano in quanto incapaci di far altro.

Più esplicitamente, MIA e quest'altra idiota e la gentaglia che le corre appresso funzionano solo perchè rievocano le peggiori atmosfere anni '80 agli sbarbi che non le hanno mai vissute nella loro interezza. Musicalmente, una qualsiasi produzione di Jimmy Jam e Terry Lewis gli darebbe la paga.

Lo dimostra il fatto che, più che della loro musica, si parli della loro estetica da camerino dei Van Halen.

Antonio ha detto...

Allora: in principio, sul discorso generale sono d'accordo con te. Partiamo da questo. Pero' sul ragionamento ci sono problemi. Ad esempio, chi decide chi e' una sega e chi non lo e'?
Fortunatamente non io, se no il 90% delle persone in giro sarebbero al campo di concentramento...
MIA non mi e' simpatica, e come sai sono contro gli hipsters in generale.
Pero' c'e' un motivo se si parla di lei. Fosse pure la pochezza del resto, o i messaggi "sociali" annacquati, pero' lo zeitgeist e' in mano sua. Senza tema di smentita. MIA interpreta il proprio ruolo di artista del "qui ed ora" molto meglio di tanti altri (finti) estremisti della musica hip (p)hop.
Santi White fa pop, puro. E senza compromessi, senza dischi da club prodotti da Neptunes o Timbo e senza venire meno alla propria immagine con ammiccamenti alla casa discografica et similia.
Per me questo e' un fatto da rispettare. E' amica di MIA e questo l'ha favorita, ma se vai a guardare l'estetica e' ben diversa...
Per il resto, se il mondo e' fatto di minchioni che vivono nella memoria degli '80 che per loro (non) furono, e se agli osservatori interessa piu' il guardaroba di Karen O del personaggio, mi posso rammaricare, ma non e' colpa dei suddetti, semmai solo della generale pochezza. Del resto, oggi Lil Wayne e' considerato il miglior rapper e Kanye West un grande artista. A paragone loro, MIA e Santogold hanno uno spessore ben piu' rilevante. Per gli hipsters, certo, ma non solo.

reiser ha detto...

Mah, stabilire con esattezza chi sia una sega o meno è, salvo alcuni casi conclamati, piuttosto difficile. D'accordo. Però si può partire da un paio di punti fermi strettamente legati alla tecnica: in tal senso, per dire, si può tranquillamente affermare che Guccini a cantare sia una mezza pippa e che come compositore di musiche sia appena accettabile. E' poi ovvio che recupera queste mancanze in altri modi, per carità, ma se questi (scrittura in primis) non ci fossero ci troveremmo davanti uno buono per 'na sagra e basta.

Detto ciò, insomma, da quel che ho potuto sentire le due a cantare sono a dir tanto delle mestieranti, senza però, appunto, che vi sia un granché di positivo da dire sul resto (concedo il beneficio del dubbio alle produzioni giusto perchè NON le ho sentite tutte, sulla scrittura no perchè quel che han espresso è più che sufficiente). Ovviamente sono opinioni e senz'altro ci sarà qualcuno che che reputa speciale ciò che cantano, ma essendoci anche i fan di Ramazzotti non è che la cosa scuota molto la mia scala di valori.

Sullo zetgeist sono d'accordo con te, lo tiene per le palle. Ma quello che volevo dire è che è strettamente legata a questo momento e che con ogni probabilità finirà nel bidone della memoria assieme ad altri celebri artisti che in un altro tempo avevano esattamente le stesse caratteristiche (il migliore esempio è secondo me rappresentato da Huey Lewis & The News).

Per usare una metafora, questi stanno alla musica così come i giornali stanno alla letteratura (et encore!). Solo che mentre nessuno si sogna di venerare un articolo di Pierluigi Battista come se fosse un'opera di Leopardi, nella musica ciò avviene senza "a" nè "ba" -beninteso, anche e soprattutto nel rap, cfr. Rick Ross o Wayne.

Antonio ha detto...

Senti, sul discorso generale concordo con te, pero' ci sono alcune precisazioni da fare. Il discorso sulla tecnica mi lascia freddo: ci sono tantissimi chitarristi che sono tecnicamente straordinari pero' non servono ad un cazzo, ad esempio. E gente come i Ramones che con tre accordi (suonati cosi' cosi') ha creato mondi.
Il discorso tecnico lo lascio solo all'hip hop, perche' li' e' importante cio' che dici e come lo dici. Per questo Rick Ross restera' sempre una sega, dall'atlantico... all'atlantico.
Per il resto, MIA non mi esalta, e non la conosco bene (ne' ho voglia di approfondire). Il disco di Santi White e' straordinario perche' arriva al pop "puro" partendo da una matrice difficile, ovvero quella indie (altro che i radio friendly HN & the News). Posso concederti (e lo faccio tranquillamente) che possa anche trattarsi di un atteggiamento furbetto, ma ritengo che sia piu' facile, oggi come oggi, guardare ai Neptunes che non a Diplo: alla fine Pharrell ha prodotto cazzate ultrasdoganate come Hollaback Girl (che cazzo e' una Hollaback Girl, poi?), mentre Hollertronix e' una parola di cui per ora si riempiono la bocca solo gli hipsters.
Ti faccio una domanda provocatoria, giusto per capirci: ma guardando al mondo del pop di ora, chi vedi come personaggio di riferimento?

E per pop intendo non una versione sputtanata di una forma artistica, ma una forma-canzone che possa arrivare al pubblico generalista senza che l'artista debba compromettere la propria visione...

reiser ha detto...

"ci sono tantissimi chitarristi che sono tecnicamente straordinari pero' non servono ad un cazzo, ad esempio. E gente come i Ramones che con tre accordi (suonati cosi' cosi') ha creato mondi."
Sì, sono d'accordo, difatti è la stessa cosa che dicevo io con un altro esempio. Però puntualizzavo anche che serve qualcosa perchè la tecnica scarsa passi in secondo piano e questo avviene raramente; e nei casi che han fatto nascere la discussione, per me non avviene affatto.

Detto questo, per rispondere alla tua domanda, il primo nome che mi viene in mente sono i Radiohead.