venerdì 28 marzo 2008

Robert Crumb - Collecting Is Creepy

“Collecting is creepy. Record collectors put each other down for their various fixations. Everybody is convinced that his way of collecting is superior. They look down on casual collectors, who are just accumulators — the kind who’ll just pick up anything and let it pile up. A true collector is more of a connoisseur, and that’s the good thing about collecting. It creates a connoisseurship to sort out what’s worthwhile in the culture and what isn’t. Wealthy art collectors in this country have sorted out who the great artists are. If you’re collecting a lot of objects of one particular kind, you develop a very acute sense of discrimination.”

“Any of the younger guys who get into collecting are quirky and oddball types, pretty maladjusted people. They’re not into hanging around in bars and picking up chicks or nothing. If they have a girlfriend at all it’s amazing. And the older collectors I know, a lot of them just have their little room down in the basement where they go and listen. They don’t share it with anyone, and their wives don’t know anything about it. So when they die, the vultures start descending.”


E se lo dice lui... Estratto da una intervista a Robert Crumb tratto da qui.



4 commenti:

reiser ha detto...

"If they have a girlfriend at all it’s amazing"
La mia ragazza, quando le ho confessato (dopo cinque anni) che vado una volta alla settimana in giro per dischi, ha strabuzzato gli occhi e mi ha dato del coglione. Ma non con quel tono di rabbia che ti fa capire che ti reputa un suo pari, bensì con un tono sommesso e tutto sommato rassegnato.
Il che mi ha fatto sentire molto fiero, ovvio.

A parte questo, confesso però che non mi dispiacerebbe avere soldi per poter accumulare -volendo, anche senza particolari criteri. Secondo me il discernimento nella scelta da parte dei collezionisti non è tanto una questione di vera e propria scelta quanto di fare di necessità virtù.

L'illustrazione è bellissima

Antonio ha detto...

beh, comunque e' vero che c'e' uno snobismo del collezionista.
Si accumula tutto, ma tutto quello che si puo' accumulare, bensi' quello che si reputa DEGNO.
Nel caso di passioni fumettistiche e musicali questo e' abbastanza vero.
Io vorrei essere ricco e basta.
In ogni caso mia moglie si e' abituata alle mie stranezze e ci convive. Non e' che ci siano altre scelte. A Southampton andavamo in giro per dischi insieme. Poi e' ovvio che lei mi lasciasse ai miei demoni da HMV e se ne andasse in qualche luogo piu' degno, per poi tornare a prendermi...

L'illustrazione e' di Crumb, lo stesso dell'intervista. Conosci?

reiser ha detto...

Come no, a parte qualche striscia sui vecchi Linus o Orient Express ho un album di Fritz il gatto -credo quello poi ristampato da Repubblica. Poi però niente

Sui fumetti comunque ti do ragione, per la loro stessa natura non possono essere fruiti se non attivamente; ergo non ha senso comprare cose che davvero non piacciano. Però con la musica per me è diverso, posso anche ascoltare qualcosa che non mi piace particolarmente senza per forza essere infastidito (tipo, non so, i Karate piuttosto che il p-funk). Personalmente, aggiungo, non mi dispiacerebbe comunque poter accumulare album che rientrano in questa categoria.

Lo snobismo del collezionista l'ho però visto molto raramente nell'ambito del reps, sinceramente... sì, ci sono i freak della prima stampa e in fondo anche a me rode un po' non avere Cuban Linx col tray viola (ancor di più Dare Iz A Darkside con la plastica rossa), però fortunatamente non mi è mai capitato di dover pimpslappare qualcuno che se la menava per queste cose

Antonio ha detto...

Verissimo (Cuban Linx col tray viola io ce l'ho, hahah), pero' nel rap vige la legge dell'implicito "quello che ascolto io e' molto piu' avanti di quello che ascolti tu", che e' un po' lo stesso concetto, no?

Pimpslappin' forever