giovedì 14 febbraio 2008

No Homo (pt.1)

Leggendo il meraviglioso libro di Richard Polsky, I Bought Andy Warhol, ho appreso con sorpresa che la locuzione in codice per “essere gay” da parte di Warhol era “avere un problema”.
A parte l’ironia di Warhol che discute di argomenti gay, questo slang mi ha fatto pensare: alla luce di ciò, assumono tutto un altro significato le espressioni
problem child” e “no problem” (sinonimo di no homo?). E che dire di “Houston we have a problem” da parte della crew dell’Apollo 13?
Parliamo di hip hop: “Face facts G Rap told Mike he got a problem on his hands/Mike is Joell’s A&R just so y’all understand” (Joell Ortiz, 125 Grams pt. 1), e soprattutto il “C’è qualche problema?” esternato da Ice Cube in Boyz N the Hood mi lasciano ora qualche leggero dubbio...
Ah, ovviamente se fossi nel rapper Problemz cambierei nome d’arte…

7 commenti:

Unknown ha detto...

Ma lo sai che il tizio in primo piano nella foto ti assomiglia???

Antonio ha detto...

Ovvio. Io e Ice Cube siamo cugini.

Basnicchi ha detto...

99 problems






e non aggiungo altro

Antonio ha detto...

hahahahahahahahahahahahahah

ma allora ha ragione Nas quando lo chiama Gay-Z...

Basnicchi ha detto...

ma non era cam'ron che lo chiamava così?

Antonio ha detto...

Mi pare di si, ma sicuramente in un freestyle radiofonico Nas aveva usato la base di Paid in Full per insultare "Gay-Z and Cock-a-Fella".

Baaaalllin'!

haha

Basnicchi ha detto...

http://img177.imageshack.us/img177/1954/ballindc2.gif