domenica 25 novembre 2007

Recensione: Kaos -kARMA

Quando ebbi la possibilità di incontrarlo a Nuoro, non ricordo neanche quanti anni fa (2004?), nel chiacchierare con lui mi divenne subito chiara la strada che Kaos voleva intraprendere con quello che poi è diventato kARMA.
I problemi che il rapper italiano già da allora affrontava erano di natura duplice: da un lato la durezza di una vita che, dopo anni di sbattimenti, ti fiacca, e, dall’altro, la difficoltà, in Italia, di reperire beatmakers di spessore che sapessero dare a Kaos il suono che voleva.
È chiaro che, nonostante lo spessore da “Rakim italiano” acquisito negli anni, Kaos è stanco. Stanco degli infiniti tours per sbarcare il lunario, stanco di un successo di critica che non corrisponde (purtroppo) a un numero soddisfacente di copie vendute, stanco forse di una scena in cui ci sono troppe “iene”.
Qui è racchiuso tutto il senso di kARMA, l’ultima (in ordine di tempo ma anche in senso letterale) opera di Kaos.
Il rapper, dicevamo, si trovava nella delicata posizione di trovare un sostituto all’altezza per i produttori con cui aveva lavorato in precedenza, ovvero Neffa e Deda.
Enter Donjoe. Il beatmaker milanese è oggi l’unico capace di dare ad una produzione italiana quella “patinatura” in stile Alchemist che upgrada un suono nazionale ancora troppo a stilemi ormai vecchi di decenni (ancorché intramontabili).
E quindi, con l’aiuto determinante di Donjoe, Kaos scrive l’ultima pagina della propria, gloriosa carriera. E lo fa con le doti che ha sempre dimostrato: kARMA pulsa di classe, cuore, tecnica e rabbia. I suoni sono duri e taglienti, ma anche “americani” quanto basta per stare a fianco a classici come gli altri album dell’artista. Complimenti a Don Joe, ma anche Shablo e l’ottimo Mace (uno dei beatmakers italiani in ascesa) forniscono prestazioni di altissimo livello alla consolle.
Le rime sono tese e potenti: il flow di Kaos non ha perso niente dai tempi di Neo Ex, e la voce devastante dell’MC è come schegge di vetro nella pelle.
Kaos gioca forse di più a lavorare sui concetti, optando per un minore dispiego di tecnica a favore di un messaggio questa volta meno criptico e più incazzato. Non manca, comunque, di esibire un flow a prova di bomba che, sistematicamente, ridicolizza gli ospiti presenti sul disco. Questi fanno del proprio meglio per rimanere a galla, ma solo Turi e Moddi riescono a farsi valere, di fronte ad un colosso come Kaos.
Anche il Danno, uno dei migliori MC italiani, paga il dazio, mentre i grintosi Dogo vengono proprio schiacciati, a dimostrazione di una superiorità a livello lirico che non può essere messa in discussione da parte di Kaos.
Il disco scorre fluido ma anche convenientemente hardcore, ed ha un solo, piccolissimo, difetto, ovvero la troppa autoreferenzialità per quanto riguarda l’uso dei campioni scratchati (anche se quell'Oltre non proseguo è semplicemente da brivido).
Per il resto, non c’è di che lamentarsi. Il Re ha lasciato, viva il Re.
Le iene festeggeranno: noi certamente ci sentiamo più poveri, senza l’incazzatura di Kaos.


33 commenti:

Unknown ha detto...

Sinceramente non sono mai riuscito ad ascoltare rap in italiano.

Semplicemente non suona a mio avviso.

Antonio ha detto...

prova Kaos...
il resto non riesco ad ascoltarlo neanche io, a parte rarissime eccezioni.

Unknown ha detto...

Ti dirò, io me lo ricordo ai tempi dei fresh press/radical stuff e già allora non mi piaceva affatto.

Lo conosco, cosi come nei 90 ho vissuto il periodo sxm e compagnia varia, ma non mi sono mai messo propriamente ad ascoltarli.

Per esempio considero Neffa il miglior MC italiano (quando rappava) ma non mi metterei mai il cd dei sangue misto nello stereo.

Oltre all'aspetto musicale considero il movimento roba per 16enni brufolosi...

Credo che su quest'ultimo punto vista l'età sarai daccordo anche tu. Non è che a 30 e passa anni ti puoi mettere ad ascoltare le boiate di Mondo Marcio e compagnia bella...

Antonio ha detto...

kARMA e' il primo CD di roba italiana che ho comprato, per farti capire.

Ma quello coi 4 graffi, merda e melma e kARMA sono a livello della roba estera "che suona".
Per il resto, sono abbastanza d'accordo con te.

Anonimo ha detto...

Gran bella recensione Antonio!
Forse l'unica cosa sulla quale non sono molto d'accordo riguarda Turi (su "Karma" secondo me non ha reso granchè), per il resto sottoscrivo in pieno...Kaosss, nun ce lascià! ^__^


Inutile, è già andato.

Antonio ha detto...

Grazie...

boh, Turi e' un ottimo rapper, ma tutti, a fianco a Don Kaos, patiscono...

Basnicchi ha detto...

patiscono di brutto! non ci volevano proprio i featuring

kaos è sempre un capo

ottima recensione

Anonimo ha detto...

l'unico commento che mi viene su Kaos e' una citazione di una review di Canibus che lessi in passato... -what the fuck is wrong with his troath?-

ilmago

Antonio ha detto...

ahah, ma se senti "la zona morta" o "master thesis" e ti fermi a pensare alle gole, allora ti stai perdendo molto...


P.S.: fra parentesi, ma le vocine alla Gue Pequeno non ti danno piu' fastidio?

Anonimo ha detto...

va beh visto che ci siamo imbarcati in questa discussione da nerd, facciamola...

Mah guarda Gue Pequeno se e' quello dei Dogo (non mi trovi preparatissimo sull'hip hop italiano), mi fanno abbastanza ridere.

Per quanto riguarda gli 'urlatori' secondo me quando ci credono un po troppo passano il limite e diventano la parodia di loro stessi.
Secondo me Kaos, cosi come il buon Canibus, questo limite l'ha passato da tempo.
Io non ce la faccio proprio ad ascoltarlo, fara anche citazioni colte, sara anche un 'puro' che non si e' mai ceduto alle major e al commerciale (yawn), ma per quanto mi riguarda e' inascoltabile.

E te lo dice uno che ai tempi si e' comprato il primo di Canibus in doppia copia in vinile per fare i trick ai piatti...


ilmago

Antonio ha detto...

Ma se Kaos ha la voce cosi' che cosa ci puo' fare?

A me da' fastidio la voce di DOC (anche se non ci puo' fare niente) e odio le voci alte degli MOP.

Kaos e Canibus li reggo benissimo.
Canibus anche di piu' se avesse basi serie...

ahah

P.S.: sul punto della purezza, non lo vedo come un fatto di "coglionaggine" quanto come coerenza. Con una voce e una scrittura del genere, applausi per Kaos non me lo figuro!

P.P.S.: comunque grazie della discussione "seria".

Basnicchi ha detto...

ora potete limonare

Anonimo ha detto...

Io mi auguro che non ABBIA la voce cosi', ma che FACCIA la voce cosi', altrimenti, mio dio, quel ragazzo ha un problema.

Ora non entriamo nel dibattito commerciale si/commerciale no... mi limito a dire che ,a mio parere, essere ottusamente chiusi verso una qualsiasi forma di divulgazione della propria arte non mi sembra meno ridicolo dell'essere ottusamente alla ricerca del tormentone che vende dischi.
C'e' una via di mezzo che include molti grandi artisti, e forse i piu grandi, non solo nella musica, sono proprio quelli che riescono a raggiungere anche i profani (e il successo) senza perdere in qualita'.

Non so... ogni volta che viene fuori il nome di Kaos sento parlare di coerenza... ma dove e' la coerenza se sei un cantante hip hop ed ai tuoi live sono presenti solo backpackers maschi con fruity loops installato nel pc...?

Nessuno degli originatori del genere che tutti amiamo credo si sia mai auspicato cio'.

Poi per quanto riguarda la sua musica, entriamo nel campo dei gusti, e credo di aver gia espresso i miei in proposito.

ilmago

Anonimo ha detto...

Richard Pryor R.I.P.

il mago

Antonio ha detto...

@ Basnick: facciamo un trio? ;-)

@ ilmago: guarda, se la musica e' un mezzo di espressione, Kaos certamente esprime quello che e', senza compromessi.
questa e' coerenza. Kaos non e' elitario perche' non vende.
Kaos e' elitario perche' la sua essenza non e' per tutti. Il fatto che in Italia non ci sia un vero mercato dell'hip hop, poi, gli impedisce certamente fenomeni di cross-over.
ma sarebbe lo stesso se fossero italiani Rakim, i Geto Boys e i Public Enemy, per fare tre esempi di artisti che rispetto.
E sicuramente i primi Wu-Tang.
Da questo punto di vista, Kaos e' come GZA. Entrambi rappano sempre delle stesse cose. Il fatto e' che lo fanno in maniera magistrale.
I backpackers non c'entrano niente.

Anonimo ha detto...

ecco vedi secondo me il punto e' proprio questo.
A mio parere i personaggi come Kaos, con i loro elitarismi, hanno dato il loro bel contributo al fatto che in italia non ci sia un mercato dell'hip hop.
Cosi come Dj Gruff con la sua musica sperimentale (sempre peggio col passare degli anni), cosi come tanti altri, ognuno chiuso in se stesso a cercare di dimostrare non so bene cosa.
E la cosa si riflette nei bboy italiani, piu impegnati a dimostrare di avere nell'ipod l'artista piu sconosciuto che a divertirsi e godersi la musica.
Forse il problema e' che il genere non e' nato qua, non ha radici qua, e in fondo non ha senso qua.

ilmago

Antonio ha detto...

Senti, secondo me un artista non ha nessuna responsabilita' di creare una scena. Specialmente se la musica e' l'hip hop, che ha un senso universale ma contesti diversi. Redman mi puo' parlare delle strade di Newark ed ha senso, Kool G Rap descrive un certo tipo di gangsta rap e va benissimo, ma in Italia il contesto e' diverso.
Quindi ben venga che Gruff e Kaos reinterpretino la materia.
Se no, dobbiamo innalzare Mondo Marcio per il suo risibile gangsta swagger?
Io penso di no.
Come penso che loro non possano essere ritenuti responsabili del fatto che in Italia ci saranno massimo una decina di artisti con idee e talento.
Per tornare a G Rap, sono anni che e' se' stesso e la gente lo ama per questo. Lo stesso discorso vale per Kaos One.
Secondo te dovrebbe mettersi a cercare altre strade come Neffa? Lui una scelta l'ha fatta. Invece di stare a sclerare si ritira.
E senza dare colpe a nessuno.
Questo e' hardcore.

Unknown ha detto...

Secondo me Kaos dice idiozie belle e buone:

Sono l' ombra senza voce che sale da troppe finestre
la luce che vi investe è digitale terrestre sono come lo
spessore che vorreste televisione o teleinvasione o sono
teleproteste sono persone oneste come il trash che si
insedia queste le notizie o sono flash da macromedia?
sono la tragedia sono i volti tristi rimedia sia gli ascolti
che i consigli per gli acquisti sono "poveri cristi drogati di menzogna" sono professionisti perciò bisogna darsi
un tono se ormai li hai visti buono almeno sai che qua
resisti ai fischi oppure rischi l'abbandono sempre e solo
mono sul canale fantasma se seleziono il sangue per la
tua tv al plasma il suono che vi entusiasma il promo
che mette i brividi sono le stesse lacrime impresse in
cristalli liquidi...

Un testo che è il nulla più imbarazzante.

Ma sul testo potrei anche soprassedere, ho ascoltato anche di peggio a livello di contenuti.

è musicalmente che il ragazzo proprio non ci azzecca.

Il rap in italiano non ha ragione di essere, è semplicemente una brutta musica e in quanto tale non dovrebbe esistere.

Unknown ha detto...

Questione di gusti, per carità. Pero':

Ho sentito kaos in concerto, non mi è piaciuto per niente. Totalmente off-beat, testi stupidi, per niente musicale, solo urla, mi sembrava un metal grind-core.

Nei pezzi si incazza contro tutti, si lamenta che lui ha dovuto "mangiare merda 20 anni".

Ehi ragazzo dalla voce roca, se hai mangiato merda per 20 anni è perchè l'hai voluta mangiare. Volevi diventare famoso? Dovevi fare musica memorabile. Volevi andare su MTV? Dovevi fare un pezzo da MTV. Volevi essere un artista di nicchia? Lo sei, visto che qualcuno che ti apprezza c'è. Ma allora di cosa ti lamenti?

Se vuoi rimanere nella storia, come i wu-tang, devi fare almeno un album fico come "36 chambers".

Se non rimani nella storia (e vedremo se Kaos ci rimarrà), vuol dire semplicemente che non hai mai fatto un album memorabile. Non si scappa.

Antonio ha detto...

@ Marty:

Infatti, questione di gusti.
Il testo della Zona Morta per me e' una delle critiche piu' lucide alla televisione mai fatte, almeno in Italia. Poi se uno ci vuole vedere il nulla (anche a livello di metrica), benissimo.

Il rap in italiano non ha ragione di essere, è semplicemente una brutta musica e in quanto tale non dovrebbe esistere.

Questa e' un po' forte. E perche' non dovrebbe esistere, il rap italiano (che a me non piace, tra parentesi)? Allora si puo' rappare solo in americano?

@ Joppa:

Kaos off-beat? Puo' essere, pero' mi giunge nuova.
Testi stupidi? Boh.
La merda di cui si lamenta Kaos non e' la merda che gli da' MTV, nel caso. Semmai si lamenta delle iene della scena.
E poi non mi pare che sia un rapper passivo: gli dai merda, te la moltiplica.
Penso che se avesse voluto fare pop lo avrebbe fatto.
E nella storia, quantomeno della musica italiana, sicuramente Kaos c'e'. Non lo testimonio io, ma il carisma che si porta dietro.

Parliamo di rappers italiani: quanti hanno fatto un album come questo? Pochissimi...

E parliamo invece a livello globale: quanti artisti hanno fatto un album come Enter the Wu-tang?

Per me neanche 5.
It Takes a Nation of Millions, Paid In Full, Illmatic.

E poi? Jay? Biggie? Dre? Kanye? Neanche per idea...

Unknown ha detto...

Sicuramente è una questione di gusti personali. Ci sono mille artisti che piacciono a me e che a te sembreranno squallidi. Niente di male.

Pero' secondo me un dato oggettivo c'è: il rap italiano non è mai stato al livello di quello americano.

Nel reggae invece ce la caviamo meglio. Prendi ad esempio Alborosie: è un artista di Bergamo (la mia città) che si è trasferito in Jamaica, ha assunto le sembianze di un rasta (è sempre stato un po' "paninaro") e sta spaccando coi suoi pezzi nella terra di Bob Marley! E' stato nella top chart Jamaicana diverse volte, produce e canta con gli artisti piu' rispettati. I suoi Riddim sono usati da tutti gli artisti piu' in voga.

Col rap invece siamo lontani anni luce. Potrebbe mai Kaos (se cantasse in inglese) vendere a NY e prendersi il rispetto da NAS e Kool G Rap? Potrebbero le sue basi essere usate da tutti i rapper piu' famosi? No di certo, sono beat carini ma niente di piu'.

Quindi un dato oggettivo c'è.

Accade anche nello sport: abbiamo due italiani in NBA, ma nessuno in NFL. Quindi si puo' affermare che nel football non siamo al loro livello, nel basket ci siamo piu' vicini.

Antonio ha detto...

su questo possiamo essere piu' d'accordo. Ma anche se il movimento hip hop italiano e' piu' indietro (lungi da me difenderlo), non vuol dire che alcuni artisti non siano a buon livello.

Don Joe, per esempio, oltre alla maggioranza dei beats per kARMA, ha prodotto americani di ottimo livello come Grand Agent e C.L. Smooth.

Anche questo e' un dato di fatto.

Anonimo ha detto...

Mi sembra fin troppo facile spacciare per dati oggettivi i propri pareri e gusti personali.
Io i testi di Kaos li ho sempre trovati grandiosi, e quelli di quest'ultimo cd non tradiscono le aspettative. Per non parlare delle basi che spaccano assai.
Poi non è vero che l'hip hop italiano non può raggiungere vette altissime...avete mai sentito i Sangue Misto? E "107 Elementi" di Neffa o il suo ultimo lavoro rap "Chicopisco"? O i Colle der fomento? E le robe scanzonate di Piotta (possono non piacere ma non si può negare uno stile originale e un modo ironico di scrivere)? E Frankie Hi-Nrg con "La morte dei miracoli"? Anche lì i testi erano bruttini? Dj Lugi l'avete mai sentito? E l'ultimo di Esa (è scaricabile gratuitamente dal suo myspace)? E Turi?
Per favore non fermiamoci a Mondo Marcio o all'attuale Fabri Fibra.
Poi sono d'accordo che quest'ultima ondata di rap italiano sia in parecchi casi imbarazzante, ma non credo sia giusto sentenziare che il rap, poichè non è nato in Italia, non ha ragione d'esserci: anche il rock e il jazz sono nati altrove eppure sappiamo bene come si possa fare ottimo rock e jazz anche qui da noi.
L'hip hop è qualcosa di universale, non legato ad una bandiera o ad una lingua!
Grazie, consigli per gli acquisti. :)

Antonio ha detto...

Marco, come sai io non sono un grande fan del rap in Italiano.
E' evidente che i codici espressivi sono diversi (non voglio entrare nell'ambito delle disquisizioni su metrica e radici musicali).
In questo senso, sicuramente il rap italiano ha sfornato alcuni classici. Questo e' un fatto.
E, venendo a Kaos, l'uomo incazzato e' senza alcun dubbio il personaggio piu' carismatico mai partorito dalla scena.
Un motivo ci sara'...
E poi, per essere obiettivi, se parliamo di cose imbarazzanti, gli ultimi 7-8 anni di produzione USA sono da ribrezzo, in generale...

Anonimo ha detto...

Qu3$T0 Blog...un pò...fa ca..re!!! Semplice la soluzione: approcciarsi a Kaos solo nel 2004 è un pò da new school...tipo chiacchera da bar! Don Kaos, espressione italiana delle più alte tecniche da combattimento verbale,esprime potenza, contenuti, esperienza e molto altro... tutto rimanendo nel segno della OLD SCHOOL! Le collaborazioni possono anche far scemare un pò lo spessore dell'ultimo lavoro di Kaos....ma si tratta solo ed esclusivamente della produzione milanese di Don Joe...MODDI, I COLLE DER FOMENTO e L'intramontabile TURI danno gusto forte a Karma!!! Neo ex...l'anello mancante...il graffio....Fastidio .... Sxm....dove paxa Don Kaos lascia traccia.....piuttosto che ascoltare la New School...me ne vado a mare!!! un occhio particolare va dato a CLEMENTINO: Nuovo menestrello italiano...l'unico neo???....che al Nord non capiscono Un KaiZER del dialetto napoletano....fatto stà che anche con le produzioni in Italiano CLemente ammacca la mente!!!...e poi Vorrei sapere veramente....'ND0 stanno GANG E GHETTI???( SUPREMO)...e quanto dello slang della west o dell'Est coast...riuscite veramente a capire??? E QUANTO VI APPARTENGONO QUEI TESTI???

P.S.: un blog che mi parla di hip hop....lo si può fare con lo sfondo c.h.e.cc.a con il loghino della Louis Vuitton???....BASTA CO STI FIGHETTI!!! nd= LI VEDETE GANG E gHETTI???...

Antonio ha detto...

Caro amico che non sa scrivere usando le lettere giuste, ma chi sei?
Che vuoi?
Cioe', vieni a casa mia a dare giudizi senza sapere neanche di che cosa si parla. Sicuramente hai 17 anni ed hai iniziato ad ascoltare rap con Jovanotti, e mi vieni a parlare di old school? Io il primo disco l'ho acquistato nel 1987.
Per me la old school e' quella vera, quella di New York. Come risposta ti basta?

P.S.: del senso del blog non hai capito nulla. Prima di dare giudizi leggiti un po' di post, cosi' forse fai meno figure di merda... tu, Clementino, GANG e GHETTI.
Ma va, va!

Anonimo ha detto...

Testi che non dicono nulla ? ma lo capisci l’italiano o ormai parli solo in americano …artisti elitari che non costruiscono la scena?ma di che si parla … vuoi la fama vuoi sfondare vai a partecipare ad amici di maria de filippi o a zelig. Ma vi piacciono veramente sti stronzi di americani che negli ultimi 5-6 anni hanno fatto solo cagare . qui non siamo in america se secondo la vostra opinione non si puo fare hiphop in italia chi cazzo vi dice di ascoltare pezzi in italiano . bisogna lavarsi la bocca prima di parlare di kaosone . andate a vederlo dal vivo in un posto in cui l’impianto audio non faccia schifo( a trovarne ) . p.s. antonio una curiosità ma qual’era l’album che hai acquistato nel 1987 ? sai fa una bella differenza ….è importante il quando ma è importante anche il cosa hai acquistato nel 1987

Antonio ha detto...

Intanto sei in casa d'altri, quindi modera i termini nei confronti di quelli con cui non sei d'accordo.
Qui ci sono solo persone educate, se non e' cosi' nel tuo caso, no problem. Ti casso i commenti.
Gli amici di musciselections, al di la' che possano esprimere opinioni in cui mi riconosca o no, hanno una cultura musicale provata. La tua non lo so. In ogni caso, a loro i pezzi in italiano non piacciono e non li ascoltano. A me idem, a parte alcune eccezioni.
Per curiosita', i primi album che ho acquistato non erano quelli di Clementino.
Erano Bigger & Deffer di L.L. Cool J, It Takes a Nation of Millions dei P.E. e Raisin' Hell dei Run DMC. Classici dell'hip-hop. Non dell'hip-hop italiano, dell'hip-hop in generale.

P.S.: se hai letto il post e i commenti, hai capito che cosa penso di Kaos (che per la cronaca ho visto tre volte live).

Anonimo ha detto...

Uno: se non vuoi ricevere critiche stai a casetta tua e non apri un sito consultabile da tutti . Due : io non offendo nessuno (è più offensivo scrivere che donjoe è un grande artista )
Tre: denuncio l’indecenza di frasi tipo”Potrebbe mai Kaos (se cantasse in inglese) vendere a NY e prendersi il rispetto da NAS e Kool G Rap? Potrebbero le sue basi essere usate da tutti i rapper piu' famosi? No di certo, sono beat carini ma niente di piu'.”
Cerco solo di farvi capire che noi siamo italiani e non americani .non ci dovrebbe fregare nulla di ciò che è la scena in america . ascoltiamo la loro musica e basta. NOI NON SIAMO AMERIKANI
p.s. IO CHIEDEVO SOLAMENTE QUALE FOSSE L’ALBUM e non ti ho offeso tu si(dubitando della mia cultura musicale) quindi tranquillo ma non troppo

Antonio ha detto...

Intanto il mio blog e' casa mia e ci scrivo quello che voglio. E non sei tu a sindacare su questo. Se il mio blog non ti piace, hai una scelta. Non leggere.
Ripeto: Marty, Joppa e la ghenga sono gente che di musica ne sa, al di la' delle posizioni. Di te non so manco chi sei, perche' non ti sei neanche presentato.
Il fatto che ti ponga in maniera cosi' antipatica non ti aiuta: "Cerco solo di farvi capire...". Ma chi sei?
Proprio perche' e' musica, uno puo' scegliere quello che ascoltare.
Forse non ti e' chiaro che non stai parlando con ragazzini, ma con gente che ha un'esperienza di ascoltatore piu' che decennale (e non parlo di me, parlo di quelli che contesti).

Anonimo ha detto...

Questo fenomeno mi era sfuggito...

Anonimo ha detto...

Pfff... schiappe. Io nell'87 avevo gia' comprato Enter the Wu-Tang.

ILmago

reiser ha detto...

Figata, me l'ero perso anch'io