Una Classifica
Sulla scorta delle classifiche degli amici dell’ottimo blog Music Selections, mi è venuta la voglia di compilare la top 10 dei peggiori rappers che invece siano dei bravi produttori. Gente come Timbaland e Pete Rock, per capirci…
10) Dr. Dre. C’è poco da dire: sul mic zio Dre non è un fulmine di guerra. È comunque un rapper decente, anche se non si scrive i testi, di solito.
9) Scram Jones. Si scrive le rime da solo, ma rispetto alle ottime basi, i testi peccano non poco.
8) Tru Master. Uno dei Wu-Elements, che grazie a Dio non ha mai avuto troppa voglia di rappare. Legnosissimo, anche se ascoltabile, a dir la verità.
7) Eric Sermon. Funklord. Il suo epitaffio potrebbe essere: “Produttore pigro e abilissimo allo stesso tempo. Costantemente eclissato da PMD, Redman e Keith Murray al microfono.”
6) DJ Paul & Juicy J. Saranno scarsi, ma non sfigurano in mezzo ai deficienti del Dirty South. Per questo sono solo sesti…
5) Mannie Fresh. Non particolarmente dotato come produttore, ha comunque creato un suono, quello Cash Money. E, nonostante un tono baritonale interessante, rappa come un bambino di 5 anni, o come un MC del Sud.
4) Alchemist. Mio Dio. Avrà forse passato il picco creativo, ma le basi gangsta di Al meritano sempre rispetto. Ma quando apre la bocca sono danni. Figuriamoci se rappa…
3) P Diddy (o come si chiama ora). Il maestro dell’uso dei ghost (producers e rappers). Però non gli possiamo volere troppo male, almeno ricorre a Sauce Money, Royce the 5’9 e Monch. Come il seno di Pamela Anderson: sarà tutto finto, ma il risultato è notevole…
2) Pete Rock. Uno dei miei preferiti al campionatore. Lasciamo perdere il resto. Perché non ha seguito l’esempio di Preemo?
1) Timbaland. Uno dei più dotati musicisti in giro (sorvoliamo sulle collaborazioni no homo con J. Timberlake e i Coldplay), ma il microfono lo deve proprio lasciare stare…
10) Dr. Dre. C’è poco da dire: sul mic zio Dre non è un fulmine di guerra. È comunque un rapper decente, anche se non si scrive i testi, di solito.
9) Scram Jones. Si scrive le rime da solo, ma rispetto alle ottime basi, i testi peccano non poco.
8) Tru Master. Uno dei Wu-Elements, che grazie a Dio non ha mai avuto troppa voglia di rappare. Legnosissimo, anche se ascoltabile, a dir la verità.
7) Eric Sermon. Funklord. Il suo epitaffio potrebbe essere: “Produttore pigro e abilissimo allo stesso tempo. Costantemente eclissato da PMD, Redman e Keith Murray al microfono.”
6) DJ Paul & Juicy J. Saranno scarsi, ma non sfigurano in mezzo ai deficienti del Dirty South. Per questo sono solo sesti…
5) Mannie Fresh. Non particolarmente dotato come produttore, ha comunque creato un suono, quello Cash Money. E, nonostante un tono baritonale interessante, rappa come un bambino di 5 anni, o come un MC del Sud.
4) Alchemist. Mio Dio. Avrà forse passato il picco creativo, ma le basi gangsta di Al meritano sempre rispetto. Ma quando apre la bocca sono danni. Figuriamoci se rappa…
3) P Diddy (o come si chiama ora). Il maestro dell’uso dei ghost (producers e rappers). Però non gli possiamo volere troppo male, almeno ricorre a Sauce Money, Royce the 5’9 e Monch. Come il seno di Pamela Anderson: sarà tutto finto, ma il risultato è notevole…
2) Pete Rock. Uno dei miei preferiti al campionatore. Lasciamo perdere il resto. Perché non ha seguito l’esempio di Preemo?
1) Timbaland. Uno dei più dotati musicisti in giro (sorvoliamo sulle collaborazioni no homo con J. Timberlake e i Coldplay), ma il microfono lo deve proprio lasciare stare…
10 commenti:
ma P. Diddy i beats li fa?
Probabilmente quanto Dre...
Interessante questo blog!
Anch'io seguo l'hip hop (da una decina d'anni) ma sinceramente ora mi interesso più di quello italiano (sto anche preparando un demo con miei pezzi)...
Ora lascio qualche commento anche sui post precedenti...
Saluti!
Torna a trovarci, mi raccomando...
Ciao
non pensavo che alchemist avesse anche cantato
Cazzo ce l'hai con il green eye bandid. non capisco. il primo album da solista secondo me è un classico. Polemica già fatta comunque eheh
Pensa che ha iniziato come rapper...
Poi ha fatto il ghost di Muggs, poi e' diventato produttore di successo, e ora si mette a rappare di nuovo.
Nell'ultimo album canta abbastanza.
La prova meno merdosa e' quella con Twin Gambino, mi pare si chiami Different Worlds.
Non ce l'ho con Eric Sermon.
Solo che le sue produzioni mi piacciono cosi' tanto che la parte rappata mi pare sempre un po' carente. E poi, sinceramente, se canti con gente come Redman rischi sempre la brutta figura, quindi non lamentiamoci troppo.
Viva Eric!
Fatti un giro su questo myspace http://www.myspace.com/blaqautmega,ascolta la canzone e guarda i video...vorrei sapere cosa ne pensi :) se ti rimane tempo,passa nel mio e anche su http://www.myspace.com/ci4Dynamite
Scusa se ti chiedo troppo ma...ne sai!!!
Ciao Eleonora, i pezzi sono interessanti e di buona fattura.
E poi l'accento nuorese nel rap rende...
Big up per i miei fratelli dell'isola (sono sardo anch'io)!
Posta un commento