martedì 17 ottobre 2006

La Settimana delle Classifiche - 2


I 10 albums meglio prodotti di tutti i tempi, in ordine (con commento)

La produzione conta. Ma spesso si tratta di coesione, e non di comprare i soliti beats da Timbo e Kanye West. Tutti gli album riportati sono superomogenei, in questo senso, e molti sono prodotti quasi esclusivamente dalla stessa persona o team. Fate un po’ voi…
Per la cronaca, restano fuori ottimi albums come alcuni del giro Wu-Tang, Cypress Hill, Gangstarr e via dicendo. Non si può accontentare tutti, però.

10) Black Star - Black Star. Per me, l’album jazzato definitivo degli anni novanta. Beatminerz, Ge-ology, J Rawls, e anche Sean J. Period ricavano il perfetto scenario per le rime di Mos Def e Kweli, in bilico fra omaggi alla old school e neo b-boysmo anni 2000…

9) Goodie Mob – Still Standing. Gli Organized Noise tirarono fuori il capolavoro, con grandi arrangiamenti e suoni pulitissimi ed on point. E le guest come DJ Muggs (Inshallah) non sono da meno, a cornice di rime taglienti, fra le migliori che il Dirty Dirty abbia mai sfornato.

8) 2Pac - Me Against The World. Per il suo primo album G-Funk, Tupac si rivolse ad Est. Ed Easy Mo Bee lo ricompensò con una serie di beats da paura. Tony Pizzarro, Shock G e Johnny G, ad ovest, fecero lo stesso, ed il resto è storia. Il migliore album di 2Pac, in assoluto.

7) Ultramagnetic MC's - Critical Beatdown. Se hai Kool Keith in organico, sei avanti, ovvio. Ma con le basi di Ced Gee siamo ad un altro livello. Un pezzo degli anni ’80 che suona ancora funky, potente e fresco come quando fu concepito.

6) Redman - Muddy Waters. Redman rende al meglio con le basi più funky e sporche che si possano pensare. Ed Eric Sermon gliele mette sul piatto d’argento. In aggiunta, le basi autoprodotte e i regalini di Rockwilder (qui ai primi passi) sono perfetti perché il funk doctor possa operare in tutta tranquillità.

5) Cannibal Ox - The Cold Vein. Il capolavoro di El-P. Funk metallico e disossato, ed improvvise aperture da prog rock: il tutto è sostenuto da una intransigente attitudine old school e funziona come perfetto monito di quanto libera debba essere la mentalità di un produttore hip hop.

4) Main Source - Breaking Atoms. Vale quanto detto per Critical Beatdown. Le possibilità espressive degli strati di campionamenti (quando il sampling era libero) sono stupefacenti, soprattutto se al campionatore ed al mixer c’è uno con le capacità di Large Pro.

3) De La Soul - Three Feet High & Rising. L’archetipo dell’album hip hop open minded. Capolavoro assoluto di Prince Paul, mixa jazz, funk, rap ed avanguardia in maniera coerente e senza difetti. La Daisy Age ci manca, sinceramente.

2) Dr. Dre - The Chronic. Acclamato come uno degli LP meglio prodotti di tutti i tempi, effettivamente The Chronic è stupefacente nella propria capacità di definire un genere in 15 tracce. Lascio a voi il dibattito su eventuali ghost producers, io mi limito ad osservare che il risultato è quasi perfetto.

1) Wu-Tang Clan - Wu-Tang Forever. RZA e 4th Disciple erano al massimo della propria arte creativa, e si vede. 4th Disciple mischia strumentazione live, campionamenti e l’uso barocco di strumenti a corda (clavicembali, violini etc.) e piani come non si è mai visto in un disco di musica non classica. Di RZA basta nominare solo le monumentali Reunited e Triumph, mentre True Master tira fuori dal cilindro le immense The M.G.M e Heaterz, le sue migliori basi di sempre.
Musicalmente inarrivabile.

4 commenti:

Basnicchi ha detto...

Manco uno dei Gangstarr o di Pete Rock?

Antonio ha detto...

Ne ho lasciato fuori tanti, Diamond D,
il secondo dei Gangstarr, Eric B & Rakim (i primi due), It Takes a Nation of Millions, ma anche Doggystyle, Pete Rock & CL Smooth, Black Sunday, insomma una bella compagnia.
Da parte mia, ho cercato di essere un po' originale e anche provocatorio...

Anonimo ha detto...

ma wu tang for ever è un flop deccenale.

Antonio ha detto...

Ovviamente non sono d'accordo.
Non e' che ti stai confondendo con the W e con gli altri? Wu-Tang Forever e' stato uno dei picchi creativi del Wu-Tang, ed ha segnato anche la fine dei dischi di serie A del gruppo. Fino a dopo questo disco il gruppo non ha sbagliato niente. Perche' sarebbe un flop?