Un Tributo ad R.A. The Rugged Man
R.A. Thorburn, in arte R.A. The Rugged Man, è il più grande rapper di cui non avete mai sentito parlare.
R.A. rappresenta Suffolk County, NY, ed è il rapper bianco originale, da quasi quindici anni a questa parte.
Quando Eminem non aveva ancora preso in mano il microfono, R.A. già era sotto contratto per la Jive (prima che l’etichetta sfornasse le Britney Spears e i Backstreet Boys che tanto ci hanno sfracassato i maroni). E non faceva certo roba per i deboli di cuore, come sa chi ha sentito il bootleg di Night of the Bloody Apes, l’album mai uscito per divergenze con la casa discografica ed uno dei debutti più brutali di ogni tempo.
Quando la Jive lo scaricò, quello fu il momento in cui R.A. iniziò a fare uscire roba sempre più delirante, che però gli ha garantito un posto nella storia: cito solo The Cunt Reinassance (con Biggie, niente di meno) e la paranoica Smithaven Mall, ad esempio.
Canzoni in cui la psicosi (che R.A. conosce bene, essendo figlio di un ex-veterano del Vietnam e cresciuto in una famiglia devastata dall’Agent Orange) si mischia al sesso con risultati spettacolari. La voce “nera” dell’uomo di Stony Brook fa da collante fra basi potenti (classico boom bap newyorkese), visioni malate, passioni improponibili e/o inconciliabili (come quella per il boxer Larry Holmes, per i servizietti delle prostitute di Corona, Queens e per i film horror) e flow inappuntabile.
E se R.A. The Rugged Man fa un punto d’onore del fatto di non avere mai pagato più di tremila dollari per un beat, quando ha scelto i tappeti musicali con cura i risultati hanno pagato. Sempre. Esempi fondamentali a proposito sono la demente e minacciosa Stanley Kubrick (su Soundbombin’ II), e soprattutto Till My Heart Stops, che Agallah produce con maestria, mettendo in loop un piano malato che non è mai stato più congeniale al Rugged Man…
E ricordatevi: quando essere bianco valeva una scomunica da parte del pubblico rap (specie quello hardcore), R.A. collaborava con Notorious B.I.G. e con i Mobb Deep, con Tragedy e con Akinyele. E lo faceva con stile personale, con argomenti personali, e con assoluta dopeness.
E quando essere bianco è diventato invece un fattore importante per sfondare, R.A. se ne è fottuto ed a continuato imperterrito per la propria strada. Non si è accompagnato ad un produttore nero, non si è affiliato ad una etichetta con suoni “progressive”, non ha cercato di divenire niente di diverso da quello che è, anche quando lo abbiamo visto con Ayatollah e J-Zone al campionatore.
Solo tanta conoscenza della old school ed aggressività sul microfono, come testimonia l’ottimo Die, Rugged Man, Die del 2004, uscito con poca fortuna per la Nature Sounds.
Certo, le canzoni del Rugged Man non sono famose, il suo album non ha venduto milioni di copie e forse R.A. non è un nome di cui riempirsi la bocca nei circoli modaioli.
Ma skills e rispetto, a volte, valgono più di ogni altra cosa.
R.A. rappresenta Suffolk County, NY, ed è il rapper bianco originale, da quasi quindici anni a questa parte.
Quando Eminem non aveva ancora preso in mano il microfono, R.A. già era sotto contratto per la Jive (prima che l’etichetta sfornasse le Britney Spears e i Backstreet Boys che tanto ci hanno sfracassato i maroni). E non faceva certo roba per i deboli di cuore, come sa chi ha sentito il bootleg di Night of the Bloody Apes, l’album mai uscito per divergenze con la casa discografica ed uno dei debutti più brutali di ogni tempo.
Quando la Jive lo scaricò, quello fu il momento in cui R.A. iniziò a fare uscire roba sempre più delirante, che però gli ha garantito un posto nella storia: cito solo The Cunt Reinassance (con Biggie, niente di meno) e la paranoica Smithaven Mall, ad esempio.
Canzoni in cui la psicosi (che R.A. conosce bene, essendo figlio di un ex-veterano del Vietnam e cresciuto in una famiglia devastata dall’Agent Orange) si mischia al sesso con risultati spettacolari. La voce “nera” dell’uomo di Stony Brook fa da collante fra basi potenti (classico boom bap newyorkese), visioni malate, passioni improponibili e/o inconciliabili (come quella per il boxer Larry Holmes, per i servizietti delle prostitute di Corona, Queens e per i film horror) e flow inappuntabile.
E se R.A. The Rugged Man fa un punto d’onore del fatto di non avere mai pagato più di tremila dollari per un beat, quando ha scelto i tappeti musicali con cura i risultati hanno pagato. Sempre. Esempi fondamentali a proposito sono la demente e minacciosa Stanley Kubrick (su Soundbombin’ II), e soprattutto Till My Heart Stops, che Agallah produce con maestria, mettendo in loop un piano malato che non è mai stato più congeniale al Rugged Man…
E ricordatevi: quando essere bianco valeva una scomunica da parte del pubblico rap (specie quello hardcore), R.A. collaborava con Notorious B.I.G. e con i Mobb Deep, con Tragedy e con Akinyele. E lo faceva con stile personale, con argomenti personali, e con assoluta dopeness.
E quando essere bianco è diventato invece un fattore importante per sfondare, R.A. se ne è fottuto ed a continuato imperterrito per la propria strada. Non si è accompagnato ad un produttore nero, non si è affiliato ad una etichetta con suoni “progressive”, non ha cercato di divenire niente di diverso da quello che è, anche quando lo abbiamo visto con Ayatollah e J-Zone al campionatore.
Solo tanta conoscenza della old school ed aggressività sul microfono, come testimonia l’ottimo Die, Rugged Man, Die del 2004, uscito con poca fortuna per la Nature Sounds.
Certo, le canzoni del Rugged Man non sono famose, il suo album non ha venduto milioni di copie e forse R.A. non è un nome di cui riempirsi la bocca nei circoli modaioli.
Ma skills e rispetto, a volte, valgono più di ogni altra cosa.
9 commenti:
beh..che presentazione !
sei stato a sentirlo a Bologna qualche mese fa? mi hanno detto che è stato spettacolare...
ma..secondo te...come mai lui è così sottovalutato?
Anche la questione del famoso beat del nostro Rugged Man usato da Royce Da 5 9 per I'm The King (e finito addirittura in GTA III)...come me la spieghi?
Non so se sei d'accordo con me, ma non c'è assolutamente paragone fra i due...in termini di skills !
peace
ps. ti sto spammando il blog huaauhuahauh
Larri,
io dei concerti che si fanno in Italia non so niente... e mi rode!
L'ultima volta che ho visto qualcosa in Italy e' stato il Wu-Tang nel '98 a Roma, pensa tu...
Mi avverti quando c'e' qualcosa di importante, per favore?
Perche' R.A. e' sottovalutato? Perche' non e' classificabile e vendibile, semplice (il fatto che sia pazzo e' accessorio).
Come lo venderesti? Non e' gangsta, non e' backpacker, non e' jiggy, e' solo se' stesso. E per questo lo amiamo...
Questione beat: e' colpa di Alchemist, che aveva sentito la base di Stanley Kubrick e si e' "ispirato"...
Ma R.A. non se l'e' presa piu' di tanto, per fortuna.
Royce mi piace, e' bravissimo (quando non si sputtana), ma R.A. e' un ciccione bianco con problemi mentali: come non tifare per lui? Ride with us!
Spamma pure, no probs...
hauhuahauh addirittura il tuo ultimo concerto è stato il PRIMO della mia vita !
..tu però un occhio al mio blog potresti darlo eh, annuncio sempre i megaeventi... !
per esempio Kurtis Blow 8 agosto in Salento al Gusto Dopa...
per esempio l'Hip Hop Kemp in Rep. Ceca (leggi: Little Brother, Non Phixion, dj Tigerstyle e un tot di altra gente)
ma cmq per sottovalutato intendo anche dal pubblico, non solo a livello mediatico....resta comunque abbastanza nel "dimenticatoio" non so se riesco a farti capire..
In Italia e' stato l'ultimo hip hop, poi ho visto Eminem, D12 e anche Delinquent Habits a Reading e GZA, Masta Killa , Dreddy Kruger e Armel a Southampton.
Il tuo blog lo leggo da relativamente poco (e mi piace molto), abbi pieta'... Hai risolto con l'MPC?
Per R.A., ho capito benissimo, solo non mi sono spiegato bene. Io parlavo di pomparlo dall'esterno. A chi fa comodo fargli pubblicita'? Se gli venisse dato il giusto rilievo, R.A. spacca!
Ma e' piu' comodo pompare finti gangstaz o finti A Tribe Called Quest, non so se mi spiego...
E poi obiettivamente e' pazzo, ed i rappers pazzi non vanno. Hai visto come molti si sono gia' dimenticati di ODB, il cui disco d'esordio e' uno dei migliori di tutti i tempi?
ehehehe ma tranquillo per il blog, per carità non mi permetterei mai di "rimproverarti": era in tono scherzoso :) ti aggiornerò personalmente
col campionatore ho più o meno risolto ma non ho un MPC, ho un s900 "upgradato" a 950 ;)....era una questione di pressione lunga sul tasto PB...io premevo velocemente e sentivo il silenzio iniziale della registrazione...quindi credevo di non sentire...
hauhauahuahuh vabbe.
su Rugged Man beh..pomparlo dall'esterno...pompano 50 Cent che per quanto mi riguarda, a prescindere dalle questioni "morali", è un rapper davvero scarseggiante..
l'eterno dilemma è COME MAI pompano uno che non solo non è bravo ma è pure un buffone ? Dopotutto anche R.A. The Rugged Man è un "personaggio"...e forse lui è davvero un "tough guy" che ha preso mazzate dalla vita, così salviamo pure il clichè mediatico del RAPPER CATTIVO..
ODB è vero, se lo sono già dimenticato, ma l'industria si sa che è impietosa: ODB non era più sulla cresta dell'onda da un po' di anni a livello mediatico e da lì al dimenticatoio ci vuole poco...in ogni caso (piccola parentesi) il singolo prodotto da Preemo di recente mi sembra sia stato spinto non poco! sbaglio?
spam*spam*spam* ehehe
BIG UP
Grazie degli aggiornamenti personali, ahah. Magari cosi' mi perdo meno concerti!
Bene per il sampler, non sai quanto ti invidio... ed il problema e' che non potro' comunque comprarmelo perche' si prevedono spese...
RA vs 50: il discorso e' lungo, ma RA che fa una canzone "for the bitches" col coretto di Nate Dogg ce lo vedi? Neanche in Rawkus sapevano come venderlo...
Io tifo sempre per lui, comunque, e se gli posso dare una minima spinta anche con il mio blog, ci provo!
Il 50 pre-Aftermath era incazzato e poco "politically correct": ora e' l'ingranaggio principale del sistema. Accessoriamente, se uno e' un grande rapper bianco (zio Em), e' meglio che continui a fare il rapper bianco, e lasciare la produzione a chi ne sa...
Oggi 50 e' un buffone, ma solo perche' vuole diventare bianco (del resto, quello e' il suo pubblico).
I ritornelli li sa fare, ed e' una cosa in piu' del Prodigy targato G-Unit, per esempio!
Il singolo di ODB e' stato spinto (anche molto) appena dopo la morte, ma ora di zio Russell chi si ricorda?
Rugged man ne sa a pacchi, die rugged man die è ottimo e night of the bloody apes pure, solo che la mia versione è un po' scadente..probabilmente mentre registrava stava prendendo a calci il mixer
Non e' colpa di RA, e' che quello che si trova in giro (ehm... ehm) e' un rip da uno stream ram che fa a dir poco cagare!
E, ripeto, Till my Heart Stops e' una canzone super!
Long live the Rugged Man...
il Prodigy della G unit...
porca p che mi hai ricordato
*depressione*
cmq poi dipende anche dal piano di discorso eh...Rugged Man non è sicuramente proponibile al grande pubblico, però ecco..appunto, nemmeno la Rawkus l'ha piazzato, e stiamo parlando dell'etichetta "popolare" del rap underground ..sono allibita
o.O
LONG LIVE THE RUGGED MAN !
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