Louis Logic & J.J. Brown - Sin-a-matic: the 80’s Edition
A quanto ne so io, l’ottimo Sin-a-matic in versione originale vendette una miseria. E quando parlo di miseria, non parlo neanche del “doppio legno” tanto caro a Dave Chappelle: qui si parla di doppio mattone, tipo 500 copie (!) in tutto il mondo, roba che Psychoanalysis (What Is It?) di Prince Paul e It’s Very Stimulating di MC Paul Barman sono dischi di massa, a confronto. Come fiero possessore di una copia originale del CD, mi sento da un lato fiero della mia competenza in questo campo, e dall’altro frustrato dal fatto che un capolavoro del genere sia stato stroncato in maniera così massiccia da un popolo bue che magari nello stesso periodo si è masturbato su sonore cagate. Alla fine, Sin-a-matic rappresentava un album con liricismo di vertice (anche nei pezzi in cui Louis Logic diceva stronzate, lo faceva con stile e flow incomparabili), buoni guest spots (Best Friends e soprattutto Diablos su tutti, con Celph-Titled ormai convertito ad un’autoparodia assolutamente scherzosa e consapevole) e una parte musicale gustosa e raffinata, anche se certamente non da alta classifica.
Eppure, in principio, il flow “bianco” del Drunken Dragon, ed un po’ la sua attitudine ed i temi del disco avrebbero potuto fare presa su un pubblico alternativo, se Sin-a-matic fosse stato spinto meglio.
Probabilmente non sono l’unico a pensarla così, e ritengo che qualche rimpianto sia rimasto anche a J.J. Brown, che nel frattempo, nel giro di 5 anni è passato da produttore “jazzato” a potenziale hitmaker di massa: un po’ quello che ha fatto Joey Chavez, ma senza sputtanarsi. Ebbene, a distanza di un quinquennio, J.J., sfruttando le potenzialità di internet e la crescente nostalgia degli anni ’80 (vedi anche Zo! and Tigallo - Love the 80’s), rimette in pista la versione “2.0” di Sin-a-matic, Sin-a-matic: the 80’s Edition. L’idea di rappare sui breaks un po’ cheesy degli anni ’80 non è certamente nuovissima (il capolavoro rimane il misconosciuto mixtape di Kirb and Chris, Niggaz and White Girlz, che rappresenta il vertice irraggiungibile del fenomeno: cercatevi quel pezzo sul break di Don’t You dei Simple Minds per capire di cosa parlo), ma J.J. Brown è un produttore sufficientemente dotato da fare le cose per bene. Certo, il risultato è un po’ disomogeneo, nel senso che in alcuni casi l’intervento funziona, mentre in altri casi le basi, per quanto ben fatte, suonano fuori posto come accompagnamento di Louis Logic e funzionerebbero meglio come sottofondo per qualche atroce rapper mainstream.
Ma forse è proprio questo lo scopo. E se lo è, tanto di cappello a Louis e J.J. per avere comunque richiesto l’aiuto di amici e colleghi come Chuck D, R.A. the Rugged Man e Reef. Per essere una mera operazione commerciale/promozionale (se lo è, ma io sono convinto di si), ci sono dei momenti di incredibile sottigliezza intellettuale, come No One Ever (Is To Blame) che accompagna Best Friends…
Eppure, in principio, il flow “bianco” del Drunken Dragon, ed un po’ la sua attitudine ed i temi del disco avrebbero potuto fare presa su un pubblico alternativo, se Sin-a-matic fosse stato spinto meglio.
Probabilmente non sono l’unico a pensarla così, e ritengo che qualche rimpianto sia rimasto anche a J.J. Brown, che nel frattempo, nel giro di 5 anni è passato da produttore “jazzato” a potenziale hitmaker di massa: un po’ quello che ha fatto Joey Chavez, ma senza sputtanarsi. Ebbene, a distanza di un quinquennio, J.J., sfruttando le potenzialità di internet e la crescente nostalgia degli anni ’80 (vedi anche Zo! and Tigallo - Love the 80’s), rimette in pista la versione “2.0” di Sin-a-matic, Sin-a-matic: the 80’s Edition. L’idea di rappare sui breaks un po’ cheesy degli anni ’80 non è certamente nuovissima (il capolavoro rimane il misconosciuto mixtape di Kirb and Chris, Niggaz and White Girlz, che rappresenta il vertice irraggiungibile del fenomeno: cercatevi quel pezzo sul break di Don’t You dei Simple Minds per capire di cosa parlo), ma J.J. Brown è un produttore sufficientemente dotato da fare le cose per bene. Certo, il risultato è un po’ disomogeneo, nel senso che in alcuni casi l’intervento funziona, mentre in altri casi le basi, per quanto ben fatte, suonano fuori posto come accompagnamento di Louis Logic e funzionerebbero meglio come sottofondo per qualche atroce rapper mainstream.
Ma forse è proprio questo lo scopo. E se lo è, tanto di cappello a Louis e J.J. per avere comunque richiesto l’aiuto di amici e colleghi come Chuck D, R.A. the Rugged Man e Reef. Per essere una mera operazione commerciale/promozionale (se lo è, ma io sono convinto di si), ci sono dei momenti di incredibile sottigliezza intellettuale, come No One Ever (Is To Blame) che accompagna Best Friends…
7 commenti:
figa la nuova grafica del tuo sito, ma una domanda, ma nel titolo vedo solo due teste mozzate a livello della fronte. è voluto, o è il mio broswer che non visualizza bene?
Ciao anonimo (ti conosco?).
Si, visualizzi bene. E' una copiatura brutale dell'album King of Rock dei Run DMC...
Guarda qui:
http://static.rateyourmusic.com/album_images/s10788.jpg
Mah a me Sin-A-Matic all'inizio era piaciuto. Poi, il tempo di comprarlo, e l'entusiasmo s'è azzerato.
Non è che sia brutto, è che cose Freak Show, Street Smarts For Retards e qualcos'altro non mi dicono (più?) nulla
LOL alle 500 copie, e sì che il packaging era pure grazioso
Esatto, cheap ma ben fatto.
Boh per il discorso dei contenuti, magari hai ragione. E' che a me Diablos e i deliri da ubriaconi di Louis Logic mi intrigano. Alla fine The Odd Couple mi era piaciuto tanto, eppure era sempre la stessa zuppa, anche riscaldata, di Sin-A-Matic...
Allora ho fatto bene a non comprarlo, it's not my cup of tea.
Anche se JJ Brown come produttore non mi dispiaceva
beh, lo puoi sempre scaricare... Alcuni beats di J-Love sono comunque notevoli.
JJ mi sa che e' avviato verso la notorieta', speriamo si mantenga.
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