domenica 9 marzo 2008

Poco da Ridere

Rapture, la trasmissione di All Music dedicata ai video hip hop (ed R’n’B: chissà se sarà mai possibile fare un programma serio generalista solo di hip hop…) dovrebbe essere un’occasione per poter vedere i video dei propri artisti preferiti e per avere l’opportunità di informarsi senza dover necessariamente perdere tempo a spulciare siti americani e via dicendo. Come tale, quindi, un qualche cosa di cui essere grati e felici, soprattutto vista la situazione della TV pubblica. Il problema è che queste dichiarazioni di principio si scontrano poi con l’amara realtà. Rapture è un programma a dir poco dilettantesco, con una programmazione miserella, pochezza di video e di vedute e un approccio totalmente privo di quella che si può definire una linea editoriale.
Sebbene quest’ultimo aspetto potrebbe anche non essere troppo penalizzante (alla fine il mistone di video è anche un modo per parlare di tutto – e niente – in uno spazio televisivo estremamente limitato), e sebbene sia operazione sterile quella di criticare il budget messo a disposizione del programma per l’acquisto di video di un genere (in Italia) di nicchia, resta intollerabile la fondamentale cialtroneria di base di Rapture. La parte divulgativa della trasmissione, che potrebbe essere un punto di forza, è a dir poco irritante. Rido, che per altro non se la cava male di fronte alle telecamere, riesce ad inanellare SEMPRE una sequenza di castronerie da fare impallidire anche il sedicenne medio che si è avvicinato all’hip hop da qualche mese tramite Fabri Fibra e Mondo Marcio. E non è poco. Nella puntata di domenica (vista in replica), e il cui filo conduttore era, in maniera come sempre vaga, il rapporto rapper-quartiere (nella solita ottica sociale-politica che tanti danni ha fatto all’hip hop) in un quarto d’ora Rido è riuscito a dire le seguenti cazzate:
1) Che Ice Cube è di Compton (quando la discendenza “borghese” è la più grande critica che gli è stata mossa – a parte l’eterizzazione da parte di Common, ovviamente);
2) Che Straight Outta Compton è il primo album degli N.W.A (ed N.W.A and the Posse?): e gli passo pure che sia il disco che ha inventato il gangsta rap…
3) Che Joe Budden è uno dei maggiori esponenti delle “star di quartiere”, e che Mood Music viene comprato e ascoltato solo da quelli del suo quartiere. A parte che non avevo idea di essere un abitante del Jersey, non lo so neanche io quale sia il quartiere di Joey, figuriamoci Rido… La tesi è stata ovviamente sostenuta con Pump It Up, noto inno di quartiere. Per citare una mia collega di lavoro, ma chetatevi!
4) Che Busta Rhymes è un rapper che fa del legame col proprio quartiere una caratteristica fondamentale del proprio lavoro. A parte che Rido non sa neanche che Busta è di Long Island, è dai tempi dei L.O.N.S. che Mr. Who-Haa! ha cambiato approccio. Nello scorso album parlava dei propri (finti) trascorsi come spacciatore…
5) Che New York Shit di Busta Rhymes è stata prodotta da Swizz Beatz (quando è stata prodotta da DJ Scratch, per altro utilizzando un campione già strasentito, anche se figo).
Dopodichè ho spento disgustato e, problemi di linea permettendo, ho scritto questo post soffocando rabbia e nausea.
Ma documentarsi un pochino no?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Appoggio in pieno quest'ultimo tuo post, mi capita spesso di parlarne con i miei amici di questo fatto, che i programmi o nello specifico i cosidetti "vj" non sanno un cazzo di quello che dovrebbero sapere e trasmettere.
tanto abile che sale dio bon!
respect!
max, milano

Antonio ha detto...

Capisco che le logiche (?) televisive possano imporre la semplificazione, ma fra semplificato e sbagliato c'e' un abisso.
Ed e' tanto piu' grave nel caso di uno che si suppone sia veramente un appassionato...

Anonimo ha detto...

Altro bel post.

...ma con tutti i bei libri che ci sono da leggere, devi stare sul divano a guardare Rapture?! Si scherza, eh

Basnicchi ha detto...

di fronte ad una trasmissione rap, fa sempre piu bella figura un porno

Antonio ha detto...

@ Ble':
Hai ragione, ma stavo facendo la trascrizione di un'intervista ENORME ad un fumettista ed ero proprio bollito...
Non rifaro' lo stesso errore!

Anonimo ha detto...

Triste che l'unico programma che parla di hip hop in televisioni più o meno viste riesca anche a fare disinformazione...

Antonio ha detto...

parole sante...
e sai quanto mi spiace/rode!