venerdì 21 marzo 2008

L’Evoluzione del NetCee

Nei forum hip hop, frequentati da milioni di appassionati in tutto il mondo, gli “internet MCs” (o netcees, termine usato spesso in maniera derogatoria) sono coloro che sembrano in grado di fare rap solamente se nascosti dietro un PC. Se in Italia ci sono 50 milioni di CT della nazionale di calcio, nel mondo sembrano esserci almeno 4 o 5 miliardi di netcees… Ma c’è anche un’altra specie (molto più nobile e importante) di netcee. Ovvero quella dei rappers “veri” (non semplici wannabe) che però non riescono a trasformare l’altissimo gradimento ottenuto su internet in vendite altrettanto stellari. Inutile stare a lamentarsi dell’ingiustizia dello stato delle cose. Lo sappiamo tutti che in un mondo ideale Ya Boy e i D4L sarebbero netturbini… E invece la sorte di “brutti anatroccoli” tocca a rappers infinitamente più dotati. I netcee in questione, appunto. Le caratteristiche di questo tipo di rapper sono abbastanza ricorrenti: bravo come liricista, lontano dai clichè gangsta e dal bling decerebrato, figlio del boom bap (in termini di influenze), e probabilmente incapace di avere club hits che “facciano piovere” negli strip clubs di Atlanta o di inventare nuove danze vagamente offensive per la popolazione di colore dotata di cervello… I nomi, come si può immaginare, sono i soliti: Ghostface Killah spicca su tutti (e non è più una sorpresa). L’album Big Doe Rehab è nella top 10 del 2007 di tutti quelli che capiscono di musica, ma le vendite sono state poco soddisfacenti a dir poco. Poi c’è Joe Budden, che fa impazzire l’intellighenzia web ogni volta che realizza un diss (o fa uscire un volume della sua apprezzata Mood Muzik), ma è stato scaricato dalla Def Jam (per la verità con sollievo dell’artista, che ha lamentato per anni una mancanza di promozione adeguata). Ci sono siti che sezionano le metafore stratificate di Jump Off in maniera ossessiva, e gente che arriva quasi alle mani per difendere il Nostro, eppure il rapper del Jersey è senza contratto, nonostante la hit monstre del 2003 Pump It Up. Il celebrato Lupe Fiasco ha debuttato su Billboard con solamente 15.000 copie di The Cool vendute nella prima settimana (a fronte di un interesse di dimensioni enormi su siti e blog), e, nonostante amici di tutto rispetto come Kanye e Pharrell, non sembra schiodarsi dalla poco invidiabile posizione di netcee più amato dai backpackers. E che dire di Pharoahe Monch e Little Brother? I “fratellini” in particolare hanno sperimentato le traversie dell’industria discografica, ma anche Monch non è che faccia sfracelli. Dove sono i tempi di Simon Says? E Joell Ortiz, Crooked I, Royce the 5”9, i Roots, Skillz, il veterano Masta Ace, dove li mettiamo?? Il caso vuole che Saul Williams (slammer di cui ho già parlato) abbia recentemente fatto uscire Niggy Tardust, un conceptual album disponibile con le opzioni free download o (con bitrate più alto) a pagamento (5 dollari). Niggy Tardust ha totalizzato (al 2 gennaio 2008) 154.449 downloads ufficiali. Di questi, 28.322 sono stati effettuati da persone che hanno scelto di pagare i cinque dollari (18.3%). Tre anni fa, il penultimo album di Williams aveva venduto 33.897 copie. Meno copie vendute, forse, ma più guadagni, considerando che il marketing è stato effettuato a costo praticamente zero, e che i profitti delle vendite vanno direttamente in tasca all’artista. Che il vero destino del netcee sia quello di “ritornare alla matrice”, Neo-style?

36 commenti:

reiser ha detto...

Sì, la cosa deprimente però è che -apparentemente- chi contribuisce a creare il mito del NetCee poi non si sogna nemmeno di comprare l'album vero e proprio. Quantomeno in America.

Tra parentesi, il download a pagamento direct-to-my-wallet può senz'altro aiutare per pagare la bolletta, ma immagino che comunque i suddetti Netcees campino egregiamente coi soldi dei tour.

Comunque sia, per i vari D4L, Jibbs e compagnia bella spero sempre in un futuro in bilico tra Macaulay Culkin e J-Swift. Confido nella loro stupidità, insomma.

Antonio ha detto...

Sì, la cosa deprimente però è che -apparentemente- chi contribuisce a creare il mito del NetCee poi non si sogna nemmeno di comprare l'album vero e proprio. Quantomeno in America.

Infatti...

Tra parentesi, il download a pagamento direct-to-my-wallet può senz'altro aiutare per pagare la bolletta, ma immagino che comunque i suddetti Netcees campino egregiamente coi soldi dei tour.

Ovviamente dipende da chi sei. Se ti chiami Reznor diciamo che ci paghi la bolletta del New Jersey...

Comunque sia, per i vari D4L, Jibbs e compagnia bella spero sempre in un futuro in bilico tra Macaulay Culkin e J-Swift. Confido nella loro stupidità, insomma.

Sicuramente con le canzoni che fanno non sono il massimo dell'intelligenza... Speriamo che invece J-Swift sia riuscito a lasciare la pipa in pace. Tu ne sai niente?

reiser ha detto...

"Ovviamente dipende da chi sei. Se ti chiami Reznor diciamo che ci paghi la bolletta del New Jersey..."
Chiaramente, però quello che intendevo dire era che stanno tutti a piangere miseria quando, in realtà, sono proprio personaggi come Ghostface ecc. che in fono campano in buona parte grazie ai live. Non so, un po' come in Italia abbiamo L'Aura -che esiste solo grazie ai dischi venduti- da un lato, e dall'altro i 24 Grana -che invece vendono du' copie in croce ma vivono dignitosamente perchè capaci di attirare gente ai live

Quanto a J-Swift, nessuna idea, ma stando a vedere quanto ha lavorato ultimamente mi sa che sta ancora nel paltone

Anonimo ha detto...

Il video di ghostface che "piange miseria" è spassosissimo!!!

Ma come, hai ritto gli zebedei per 15 anni parlando di come sei ricco, facendo video con zoccolone, dollari, catene, ville con 5 piscine e macchinoni e poi mi vieni a fare il povero cristo a cui devo comprare l'album?

E inoltre fa anche la predica sul download. Predica l'illegal life e poi fa sentire in colpa i ragazzini che si scaricano il suo album.

Antonio ha detto...

No, dai, proprio Ghost no...
Alla fine e' l'unico che parla anche dei capelli che gli cadono, e' quello che piange quando lo lasciano e che ha il coraggio di dire a Josephine: "Cosa penserebbero i tuoi genitori di te?"!

Per me il discorso sul download e' giusto. Se vai in giro a difendermi a spada tratta, il mio disco te lo devi comprare. Altrimenti amici come prima, ma non sei un mio vero fan. Io la cosa l'ho interpretata cosi'.
Tanti si riempiono la bocca del Wu-Tang, ma poi tirare fuori gli sghei niente... non si fa.

Alla fine, molto meglio metterci la faccia come lui che non fare come fecero a suo tempo Dre e Metallica contro Napster.

Anonimo ha detto...

Ti dirò, se i sonic youth (per rimanere ad uno dei tuoi ultimi post) mi fanno un video del genere (non lo faranno mai) allora li posso anche prendere in considerazione visto il profilo che hanno sempre tenuto.

Ma dai rapper smargiassoni e catenati non voglio nessun tipo di storie del genere.

Antonio ha detto...

Ripeto: i Metallica hanno fatto proprio i delatori.
Ghost alla fine dice le cose in faccia (ed ha pure ragione).
E, da uno che alla fine non fa concessioni commerciali, ma canzoni serie, mi sta bene. Mi farebbe piu' specie da Jim Jones, che in quel video si mostrava come uno in grado di fregare la gente.
Che poi Ghost abbia i catenoni piuttosto che le unghie smaltate e i calzoni stretti, poco importa.
A dirla tutta, preferisco uno che i soldi se li spende in catenoni che in coca.

Anonimo ha detto...

Non è che non abbia ragione, supportare gli artisti è giusto. Pero' una cosa è avere ragione, un'altra essere coerenti.

Hai voluto atteggiarti a riccone? E allora adesso non mi puoi chiedere i soldi.

Secondo me quando uno fa certe scelte poi perde il diritto di fare il predicozzo agli altri su quelle scelte.

Esempio italiano: i nostri politici pluri-divorziati che ci fanno il predicozzo sulla famiglia.

Il predicozzo puo' essere sacrosanto, ma dipende da chi viene!

Quanto alla coca, immagina per assurdo che tu possa puntare il tuo stipendio su un'esame del sangue di Ghostface: se ha pippato nell'ultimo mese perdi, altrimenti vinci. Tu che fai, lo punti? mmm...non penso che tu sia cosi' ingenuo!

Anonimo ha detto...

Ma e' ovvio che e' strafatto dai, io non ci giocherei neanche la mia copia masterizzata di 8th diagrams. E vi assicuro che ci tengo poco.
Io non ho mai capito perche' e'diffusa (presuppongo solo in italia) la tendenza a considerare Ghostface una specie di via di mezzo tra Common, Q tip e Gandhi.
Va bene che trascina un po la lingua e si mangia una sillaba su tre, ma basterebbe leggere i testi per iscritto per comprenderli.
E no, non basta qualche pezzo strappa-lacrime e acchiappa-fan a fare di lui un individuo equilibrato.
Forse tutti i vecchi fan dei Wu vogliono inconsciamente autoconvincersi che almeno lui abbia ancora qualcosada dire, mah.
Riguardo ai backpackers che non comprano i cd, e' solo uno dei tanti motivi per cui sono la rovina dell'hip hop ;)
ma c'e' un backpacker in ognuno di noi...

ilmago

Antonio ha detto...

A quanto so io, Ghost e' diabetico e non fuma neanche, ma non e' questo il problema.
Ovviamente sei libero di pensarla come vuoi, io ti dico perche' mi piace Ghostface:

1) Non ha mai seguito le mode,
2) Ha sempre fatto dell'originalita' stilistica una bandiera,
3) Ha qualcosa da dire,
4) Fa canzoni diverse dalla triade soldi-puttane-coca. Te ne cito solo 3 tanto per non restare sul vago: Whip You with a Strap, Underwater e Josephine. E ce ne sono mille altre, come sai.

Se poi me lo vuoi trasformare in un gangsta, benissimo, ma non e' cosi'. Ghost e' solo un rapper, e lo dice chiaramente. A meno che tu non abbia letto testi diversi da quelli che ho letto io. Le storie di mala sono chiari esercizi di storytelling, cosi' come il flusso di coscienza...

E i pezzi acchiappafan quali sarebbero? Quelli prodotti da Doom o da Lewis Parker?

ma non scherziamo, dai...


P.S.: a livello di importanza e di zeitgeist, fra gli attuali Common, Q-Tip e Ghost ci passano anni luce...
Forse sono i vecchi fan della Tribe che si vogliono illudere che Q-Tip (o i suoi surrogati -scarsi - di Chicago) abbia ancora qualcosa da dire...

Anonimo ha detto...

Ma io sono d'accordo che ha senzadubbio dimostrato di essere il membro piu longevo della crew, cosi come ti dico senza problemi che e' tra i miei preferiti di sempre. Il mio discorso era relativo al fatto che spesso ne sento parlare (non da te) come si trattasse di un conscious rapper, e cio' mi fa ridere. Conoscendo i backpackers italiani ho ipotizzato che cio derivi dalla loro cronica mancanza di conoscienza dell'inglese.
I pezzi da club ne ha fatti, e piu di uno, ad esempio quello con Missy 'bush bush bush' non so neanche il titolo... orrendo.
Non volevo dare un tono astioso al mio messaggio ;)
(Q tip non sapevo nemmeno cantasse ancora).

ilmago

Antonio ha detto...

Ok, ora capisco meglio il senso del tuo discorso.
Non so come venga visto Ghost da altri, a me piace anche per le sue debolezze e contraddizioni, nel senso che nella sua musica mi sembra che emerga prima l'uomo e poi il personaggio... Pezzi da club e pezzi merdosi ovviamente ne ha tirato fuori, ma dovra' pure campare anche lui, no?
Dal resto, i pezzi commerciali li hanno fatti anche Q-Tip, Common e Mos Def. Semmai il problema, ma si apre una voragine, e' il perche' non esista la possibilita' di fare marketing anche su rappers "diversi" dal mainstream come Ghost
(o Redman, o Kweli, o altri).

E non preoccuparti, qui si parla.
Ci si scalda pure (e su Ghostface mi scaldo, hahah), ma finche' non si tirano fuori le glock va bene tutto...

Anonimo ha detto...

Ciao

io parlavo di questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=rnKGLVAKkXs

Nulla, mi sembrava un po ridicolo che sia lo stesso personaggio di quest'altro video:

http://www.youtube.com/watch?v=hdYWjkznikA

Tutto qui, nulla contro ghost come rapper.

Ciao e buona pasqua!

Antonio ha detto...

Se parli del video, non ti sara' sfuggito che Ghost e' in riabilitazione per dipendenza dal dollaro esattamente come quei superficiali che lo circondano, tipo la pseudo Hilton e lo spaculatore che doveva per forza comprare quel palazzo da 3,5 milioni.

In ogni caso, anche se questa parte del video non ci fosse, non mi sembra che il discorso di Ghost sia sbagliato. Se hai 115000 amici di myspace, e poi vendi 30000 copie, vuol dire che i conti non tornano. E visto che evidentemente Ghost ci mette l'impegno per fare i propri album (alla fine nel singolo sputtanato c'e' comunque Kid Capri, non Khaled o Lil' Wayne), e' ovvio che non sia contento.
Tutto qui. Non e' che lo voglio santificare, chiaramente...
Buona pasqua a te, e a presto sul tuo o sul mio blog.
E quell'idea della collaborazione rimane valida, ovvio...

Anonimo ha detto...

Se non sono ancora bannato dalla Mensa vorrei aggiungere una cosa.
Io credo che ormai la prassi per qualsiasi ascoltatore attento di musica sia: prima me lo scarico, poi se ne vale la pena lo compro.
Secondo me la domanda che dovrebbe porsi qualsiasi artista che vende poco nonostante abbia molti fans accaniti e': come mai dopo che si sono scaricati il mio album non se lo sono comprato?
Io capisco che non si puo sfornare un hip hop classic dietro l'altro, ma forse evitare di pubblicare 2 album e 3 mixtape all'anno e invece pubblicare un album ogni tre anni aiuterebbe a fare crescere la qualita', e allora secondo me parecchi dopo il download se lo comprerebbero...
Boh, mi sembra che nel discorso non si consideri la variabile "qualita' effettiva del prodotto".

ilmago

Antonio ha detto...

Bannarti? E perche' mai? Qui sei sempre il benvenuto, soprattutto quando si aprono discussioni come questa.
Il discorso che fai tu non e' sbagliato, assolutamente. Pero' c'azzecca poco con Ghost. Quello che dice lui e': come mai ho 115000 amici di myspace e vendo 30000 copie? Come mai tutti mi mettono nella top ten dei migliori dischi del 2007 e poi le vendite sono scarse? E' un discorso di coerenza.
Se non ci fosse la discriminante delle ottime recensioni e del giudizio unanimamente positivo sul web, allora si potrebbe pensare al caso che dici tu (come e' avvenuto probabilmente per Kingdom Come di Jay, credo).

reiser ha detto...

Mah il discorso di Myspace lascia il tempo che trova -le logiche che stanno dietro gli add di "amici" mi son sempre parse un po' contorte, mi sembrano un indice più utile a valutare quante persone abbiano poca stima di sè stesse che altro (in Myspace l'add di una celebrità mi pare essere una specie di estensione del proprio pene).
E, dopotutto, il fatto che si lamenti della dicotomia "ottima critica - scarso successo commerciale" può valere solo fino a un certo punto. Glissando sul fatto che è SEMPRE stato così, in fondo, quanto pensa di vendere, avendo pressoché zero passaggi sulle radio americane o su BET? Insomma, un po' piagnone lo è, e a conti fatti le vendite limitate lo bloccano dal comprarsi una terza Mercedes, non i fagioli in scatola.
Senza contare il fatto poi che il pirlone si basa ovviamente solo sui dati delle vendite americane, molto più severe nei confronti di chi non sta in linea con i gusti dettati dalle radio di quanto non avvenga per l'Europa. Per cui credo che l'avidone possa anche darsi una calmata e pensare che finchè non tornerà a cacare in cessi dall'acqua ghiacciata le cose gli vanno tutto sommato abbastanza bene

Poi il discorso "ti piace: compra" continua a valere anche solo per una questione di solo principio

Anonimo ha detto...

Il discorso non torna. Non è che se io mi collego al tuo myspace poi sono obbligato moralmente a comprare il tuo disco.

Il Myspace viene usato dagli artisti come un volantino pubblicitario, una vetrina, niente di piu'.

Caro signor Ghost, fammi un album degno di essere comprato e io te lo compro!

Non basta "aver qualcosa da dire", l'album deve avere una certa alchimia per essere un classico.

E se non lo è, perchè mai lo dovrei comprare, quando ci sono in giro altri mille hip-hop classic che non ho?

Antonio ha detto...

Il discorso torna quando ci sono 100 milioni di persone che fanno finta di essere supporters di Ghost e poi non lo sono. Per questo sono solidale con Ghost che si arrabbia.
Il myspace sara' una vetrina pubblicitaria, ma sei tu che chiedi di diventare suo amico, mica lui a te. Perche'?

Quanto ai classici, diciamo che classico e' una definizione che ha a che fare col gusto personale.

Guarda caso, TUTTI gli album di Ghost sono stati definiti classici (anche l'ultimo che classico non e'). Non ti sembra strano che sulla rete tutti si strappino le vesti di fronte alla grandezza di Big Doe Rehab, e poi questo non si trasli in vendite decenti?
Alla fine, certe mondezze vendono almeno dieci volte tanto...

In questo senso, se i decerebrati che comprano Jeezy non hanno problemi a sganciare gli sghei, come mai quelli che fanno gli intellettuali e (giustamente) tessono le lodi dei classici di Ghost poi fanno i morti di fame e scaricano invece di supportare chi se lo merita?

E' questo il discorso che non torna...
E il fatto che Ghost ci campi comunque non cambia nulla. E' sempre un fatto di disonesta' intellettuale.

Anonimo ha detto...

"Non ti sembra strano che sulla rete tutti si strappino le vesti di fronte alla grandezza di Big Doe Rehab, e poi questo non si trasli in vendite decenti?"

Nel modo piu' assoluto no, non mi sembra strano, sapendo come funzionano le cose sul web.

Il web è pieno di tormentoni, di passaparola che poi finiscono nel nulla. E' una naturale conseguenza dell'immediatezza del mezzo.

Le voci e i falsi miti su Internet si montano e si smontano in un batter d'occhio.

Situazione tipica: ascolto un album, mi piace, posto un commento entusiastico, peccato che il giorno dopo l'album mi ha già stufato. Di certo non vado a cancellare il commento, sto già postando su un'altro album! E il passaparola si propaga...

Funziona cosi' su Internet.

Alla lunga pero', rimane solo cio' che merita.

Vedila in senso opposto: i cento milioni di ragazzini gli hanno fatto pubblicità gratuita, è lui che dovrebbe risarcire loro, visto che la pubblicità si paga!

Se poi nessuno ha comprato il CD nonostante la pubblicità gratuita dei centinaia di blogger, vuol dire che l'entusiasmo non è mai arrivato oltre il primo ascolto!

Antonio ha detto...

Guarda, alla fine mi pare che le posizioni siano inconciliabili...

Ti faccio notare solo che, nel caso di Fishscale e More Fish (ma anche per Big Doe Rehab), il passaparola e' avvenuto per mesi, tanto che praticamente TUTTA l'intellighenzia blogghistica americana ha inserito gli album nella Top ten dell'anno. E le lodi si sono sprecate per mesi e mesi, anche dopo molto tempo rispetto all'uscita dei dischi in questione.
Quindi la teoria del primo ascolto e del superficiale entusiasmo non sta in piedi.

Ma anche se fosse cosi', e se stessi parlando solo di sedicenni che si gasano in un minuto e in un minuto si sgasano (e cosi' non e'), permettimi di dire che, se io fossi nella condizione di Ghost, cocco dei critici ma senza riscontro commerciale, mi girerebbero le palle e non poco.

Il discorso della pubblicita' lo prendo per una provocazione, ma se la gente fa finta di supportarti ma poi non lo fa, ripeto, rimane l'amarezza di una posizione intellettualmente scorretta.

Anonimo ha detto...

Bè, comunque Ghostface nel video usa un tono da papà che redarguisce i figli "i am disappointing in you" che ripeto è alquanto ridicolo.

Ancora più ridicolo è il fatto, come ho già affermato all'inizio, che abbia costruito interi pezzi glorificando il crimine e la vita basata sull'illegalità e ora si lamenta dei download illegali...

Oggi ci sono mille altri modi, dettati dai mutamenti del mercato, per fare i soldi con la tua musica.

I wu tang sono stati all'avanguardia in questo, basti pensare a wu-wear, ai gadget e al tutto il corollario di cazzate da circo che son state prodotte con il logo w.

Se fai 2 album all'anno e 3 mixtapes come pretendi che la gente ti segua. Esistono anche gli affitti e le bollette. Se fai un album ogni tre anni (a prescindere dalla qualità che è soggettiva) posso anche prendere in considerazione di sganciare dei soldi. Ma non ogni 3 mesi solo per te..E gli altri?

Un tempo la nostra generazione metteva da parte i soldi per i cd, oggi i ragazzini vogliono la musica sull'ipod, sul blackberry, se tu non ti sai adattare i grandi numeri sei destinato a non farli più.
Non dico che sia giusto o sbagliato, ma è il mercato. Son cambiate le priorità.

Poi ci sono i live. Io compro poco, lo ammetto, però Venerdi scorso ho cacciato soldi per vedere i pow pow (dancehall tedesca), domenica Jazzman Gerald, domenica prossima i Portishead. (con i tre eventi in 10 giorni mi sarei preso 2 cd) Quando posso presenzio i concerti. Esistono molti modi per alimentare la bella musica e supportare gli artisti.

Concludendo, se ti metti a fare previsioni di vendita sulla base dei tuoi contatti myspace secondo me dovresti probabilmente cambiare manager, sicuramente strategia.

Antonio ha detto...

Ma Ghost non si lamenta dei download illegali. Si lamenta dei fake.
Questo e' una distinzione fondamentale.
In ogni caso, il fatto che le priorita' siano cambiate, a mio parere, non giustifica i download illegali. Non ne faccio una questione morale, dico solo che cio' che ti piace lo devi supportare.
Vale per il porno, per la musica, per il software, per i fonts. Per tutto quello che puoi trovare gratis ma scegli di supportare.
Io non parlo delle tue scelte. Se Ghost non ti piace, scegli altro.
Oh, alla fine al ragazzino non glielo impone nessuno di avere quintali di musica...
Io compravo un disco al mese. Perche' oggi ne devo scaricare cinquanta al giorno (e danneggiare chi merita, en passant)?

P.S.: Ghost non glorifica la vita illegale, racconta il passato (stupido) di chi ha fatto la vita, si e' pigliato una pallottola, e ha deciso di smettere. Dove e' che lo hai sentito dire di essere un supergangsta?

Anonimo ha detto...

"Se Ghost non ti piace, scegli altro."

E' appunto quello che hanno fatto i suoi amichetti di myspace!

Antonio, quando mi parli di "download illegali" mi lasci allibito. Siamo nel 2000, la musica è finalmente libera, gli artisti devono rassegnarsi a campare coi concerti e cercare di fare album migliori, perchè ora tutti hanno accesso a tutto e c'è piu' concorrenza. E meno male!

E te lo dice uno che nel 2008 ha già speso 500 euro di dischi, e siamo solo a marzo! Grazie alla rete che mi ha fatto scoprire decine di artisti nuovi!

Devo ricordare a chi vanno i soldi del CD? E allora ricordiamolo!

This breakdown of the cost of a typical major-label release by the independent market-research firm Almighty Institute of Music Retail shows where the money goes for a new album with a list price of $15.99.

$0.17 Musicians' unions
$0.80 Packaging/manufacturing
$0.82 Publishing royalties
$0.80 Retail profit
$0.90 Distribution
$1.60 Artists' royalties
$1.70 Label profit
$2.40 Marketing/promotion
$2.91 Label overhead
$3.89 Retail overhead

E comunque adesso devi uscire allo scoperto: dichiara pubblicamente quanti dischi originali di Ghost hai comprato, ti sfido! Li hai comprati tutti i suoi CD? Non ci credo! ;-)

Antonio ha detto...

E' appunto quello che hanno fatto i suoi amichetti di myspace!
Ma lui si lamenta del fatto che fanno finta di supportarlo.
Faccio un esempio. A me Kanye West non piace, per esempio. I suoi dischi non li compro, non lo aggiungo sul myspace, e soprattutto non lo metto nella mia top 10. Lecito, no? Ma che senso ha che io faccia finta di supportarlo, o di essere un suo grande fan? Si chiama coerenza.

Il discorso che fai tu sulla musica libera non lo condivido per niente.
Se l'accesso alla rete (in maniera illegale) diventa la giustificazione per non pagare quello che e' il frutto del lavoro della gente, allora non ci sto.
Quindi tu dici che, siccome ho la possibilita' di scaricare praticamente tutto gratis, Ghost dovrebbe essere gia' contento di avere venduto 30000 copie (perche' tanto campa dai concerti)?
Ma che rispetto e' del lavoro degli altri? O forse perche' e' un musicista puo' essere derubato?

Che poi ci siano dei costi ingiusti per quanto riguarda la distribuzione e' un altro discorso, che e' giusto affrontare, ma non in questa occasione. Non venirmi a dire che i ragazzini, quelli che hai citato tu, scaricano indebitamente per un discorso di liberta' e di diffusione del sapere e dell'arte (su cui sono parzialmente d'accordo, e ne possiamo parlare bene). I soldi per il cellulare li spendono, no?

E poi, non ti mettere a pietra di paragone. Ghost non ce l'ha con quelli come te (se ho capito bene), che comunque quando trovano qualcosa di buono comprano. Ce l'ha con chi lo parassita e basta.

Per quanto riguarda Ghost, hai scelto l'esempio sbagliato: i suoi albums li ho comprati tutti (davvero). A parte l'ultimo, che mi manca ma che ho ordinato (insieme a 8 diagrams del wu-tang), giuro che ce li ho tutti su CD originale! :-)

reiser ha detto...

Mah io insisto nel dire che il discorso riguardante Myspace è traballante. Sarà che non faccio un grande uso del mezzo nè tantomeno ne ho una grande opinione, ma da quel che posso vedere l'add non ha nulla a che fare con il supporto o con l'essere fan. In che modo supporti uno aggiungendolo alla tua lista di amici? Se io vado sul Myspace di Staceppa MC vuoi che non conosca Ghostfazza? Al limite è Staceppa MC ad esaltarsi come un mongolo perchè lo schiavo di "uno famoso" lo ha accettato come "amico". Oltre al fatto che l'essere fan non si può certo misurare da due click, perchè a questo punto, basandosi sulle proporzioni, figurarsi cosa dovrebbe significare aver acquistato anche un solo suo album! Che sei un otaku, un fedele, un pasdaran di Tizio? Insomma, per me Myspace non è nient'altro che una vetrina -al 30%- ed un accumularsi di link inutili -per il restante 70%.

"Quindi tu dici che, siccome ho la possibilita' di scaricare praticamente tutto gratis, Ghost dovrebbe essere gia' contento di avere venduto 30000 copie (perche' tanto campa dai concerti)?
Ma che rispetto e' del lavoro degli altri? O forse perche' e' un musicista puo' essere derubato?"
Il punto è che è da ottusi impuntarsi su un dato di fatto che è sì, per certi versi, dannoso; ma d'altro canto -al di là dell'ineluttabilità del tutto- non tiene conto dei risvolti positivi della cosa. Se non esistesse il download illegale, vogliamo scommettere che avrebbe comunque venduto meno? E, s'intende, lui come mille altri. Francamente, salvo miracoli, dopo Bulletproof Wallets io dubito fortemente che avrei mai più preso qualcosa di suo senza averlo sentito per benino prima- il che può anche significare tenersi un disco in Mp3 per un anno e poi decidersi a comprarlo.
Furto per furto, allora anche comprare un album contenente tre sole tracce che piacciono mi pare opinabile. E però, se comunque quelle tre canzoni mi piacciono, cosa devo fare? Tra il piacere ed il non piacere ci sono milioni di sfumature ed il cosiddetto artista farebbe bene a rendersene conto (magari evitando di fare tre album in due anni anzichè limitarsi a uno ma coi controcoglioni); per esempio, non ho avuto problemi a cancellare immediatamente Big Doe Rehab, mentre conservo Fishscale almeno fin quando non riuscirò a recuperarlo per un prezzo ragionevole.

Last but not least, vista la suddivisione dei costi menzionata più sopra, Ghostfazza farebbe meglio ad occuparsi di ciò che lui può realmente controllare ed eventualmente cambiare metodologie di marketing (visto che in questo è saldamente inchiodato al '96, pare).

Antonio ha detto...

Furto per furto, allora anche comprare un album contenente tre sole tracce che piacciono mi pare opinabile. E però, se comunque quelle tre canzoni mi piacciono, cosa devo fare? Tra il piacere ed il non piacere ci sono milioni di sfumature ed il cosiddetto artista farebbe bene a rendersene conto (magari evitando di fare tre album in due anni anzichè limitarsi a uno ma coi controcoglioni); per esempio, non ho avuto problemi a cancellare immediatamente Big Doe Rehab, mentre conservo Fishscale almeno fin quando non riuscirò a recuperarlo per un prezzo ragionevole.

Esistono anche i downloads legali, eh... In ogni caso, non sei obbligato ne' a scaricarlo ne' a comprarlo. Per quanto riguarda poi il discorso dei tre album, ognuno fa quello che vuole.
Io ad esempio sono contento che faccia due album e mezzo all'anno.
Chi ha ragione?

Anonimo ha detto...

Comunque nella storia della musica nessuno ha mai avuto la spudoratezza di menarla ai suoi fan perchè non hanno comprato il suo disco, recensioni positive o meno.

Se poi la menata la fa uno che ha prodotto una sua bambola d'oro vero che costa 300 dollari e rappa con la sua voce, beh allora non posso far altro che ridere di lui.

Un grande artista puo' anche essere uno sfigato come persona. Cliccare per credere

https://4caststore.3dcartstores.com/The-Ghostface-Doll_p_6-7.html

http://www.theghostfacedoll.com/

E non mi si venga a dire che ha fatto la bambola perchè lui è spiritoso e si sa prendere in giro!

reiser ha detto...

Allora, vediamo un po': scarico illegalmente un disco e sul momento scopro che alla fin fine ci sono solo tre tracce che mi piacciono. Cancello quindi la maledetta cartella illegale (ormai la mia scelta l'ho fatta ed è definitiva). Mi tuffo dunque su Itunes e compro per 99 centesimi i tre pezzi, sperando naturalmente di trovarli almeno a 192kbps e privi di DRM. E questo sempre che io sia dotato di un account che, per quel che mi è dato di sapere, si può ottenere solo con carta di credito. Certo, se uno ha più di 18 anni può anche funzionare, però...

A parte questo, dove semplicemente obietto con l'implausibilità della scelta (ma è pratica contro teoria, per cui te la do anche buona), il discorso "non sei obbligato a..." mi sembra francamente fuori dal mondo. Un simile ragionamento devasterebbe il passaparola che, nota bene, è L'UNICO motivo esterno alla qualità intrinseca del lavoro, per il quale gente che NON viene promossa dai network ufficiali (come Ghostface) riesce a campare. L'unico. Un'alternativa? Eccola: "va bene allora, visto che non sono obbligato a conoscerti, ed in virtù del fatto che per farlo in base alla mia etica dovrei fare un investimento alla cieca, sai che c'è? Non ti conosco; la mia vita proseguirà uguale (forse) a prima, ma tu augurati solo che non siano in molti a pensarla come me, altrimenti altro che trentamila copie, tempo cinque anni e ti ritrovi tassinaro come Cappadonna"

Sui tre album non c'è ragione, si capisce. Tu glieli hai comprati tutti e tre, io finora uno. Quello che ha perso con me lo ha guadagnato con te e viceversa. Solo che la mentalità del tantopiùtantomeglio si è estesa troppo; può anche andar bene a Ghostface che è comunque ben sopra alla norma, ma più in generale il sovraffollamento del mercato è un altro dei motivi per i quali il download ha preso piede in maniera così massiccia.

Antonio ha detto...

@ Jopparelli: ma come, lamenti la mancanza di strategie di vendita alternative, e poi ti scandalizzi se Ghost fa la bambola da 300 dollari? Sfigato e' chi la compra, non chi la mette in vendita...
Fra Rita G che mette in vendita le proprie mutande usate e i nerds che le comprano, chi vince?
E poi, per fare qualunquismo: ma perche' ti scandalizzi tanto del video su Youtube? nella storia della musica, i grandi autori commerciali si sono comportati anche piu' male. Chi era schierato con l'accusa, nel processo Napster?
Ghost ha avuto i coglioni di dire quello che pensa. E poi per me ha pure ragione, guarda caso...

@ Reiser: su amazon ci sono tranquillamente, i pezzi a piu' di 192 e senza DRM. Come spendi i soldi sono affari tuoi, ma se uno vuole non e' poi cosi' impossibile scaricare le cose a pagamento, dai...
Altrimenti mi vuoi dire che la gente scarica perche' non e' facilitata dalla carta di credito? Sinceramente non ci credo...

Per quanto riguarda il passaparola, il discorso l'ho gia' fatto e lo ripeto: le persone con cui ce l'ha Ghost (per me) sono i parassiti.
E' evidente che il passaparola c'e'. I canali NON ufficiali di cui parli tu supportano Ghost eccome.
Il problema e' che la gente parla, parla, ma non compra. E questo non e' corretto, quantomeno da parte di chi mette l'album nella propria top ten senza averlo comprato.

Sul discorso della ragione, era ovviamente una provocazione.
Io ho comprato tre album, tu uno.
Sentivi di comprarne solo uno perche' gli altri due non ti hanno convinto. Benissimo. E' giusto cosi'. Ma se domani ti apri un blog e mi dici che Big Doe Rehab e' il miglior album di tutti i tempi e che tu sei il fan numero uno di GFK, io (che so che BDR lo hai scaricato) ti considero una merda.
Mi sono espresso meglio?

E, per chiarirci in modo che non ci siano equivoci di sorta, scarico anche io. Ma se penso che qualche cosa vada supportata, la compro.
Esempi? Politics of the business di Prince Paul, I Do What I Do di Kev Brown, e 100000 altri.
Ma non e' questo il punto.
Il punto e' che gente come voi e come me, mi pare di capire, quando trova qualcosa di buono la compra.
Tanti altri, in virtu' del fatto che gli mp3 si scaricano da internet, parassita e basta.
L'esempio e' esattamente lo stesso dei tanti mixtape che usano i font scaricabili da internet senza pagarli. Se li vuoi usare per scopi commerciali, paga. Se no, stai facendo il parassita.
E con questo credo di avere esaurito tutto quello che avevo da dire...

reiser ha detto...

No, ma difatti, impossibile non lo è di certo: però io opponevo alla teorica fattibilità la prassi. A me sembra poco probabile che uno lo faccia, ecco, poi magari mi sbaglio. Credo al limite che il successo degli Mp3 legali sia perlopiù da attribuire ai diggèi di plastica, ai pigri hardcore, ai vecièt che si cagano addosso di fronte a un P2P perchè son rimasti a Wargames, e infine agli sbarbi a cui i genitori coglioni permettono l'utilizzo della carta di credito. Un po' da Bar Sport quest'analisi del mercato, ma secondo me non sono troppo lontano dalla Verità.

Quanto a me, per quanto assertore della teoria del supporta ciò che ti piace, pongo comunque dei limiti. Diciamo che se più di un quarto di un disco mi piace parecchio, tendo a comprarlo originale; altrimenti mi scarico a sgunfio le tracce che mi piacciono e tu, artista, fai di rompere meno i coglioni perchè se ci mettessimo a montar su questioni di principio e di etica ne usciresti distrutto. Dopotutto questo hateraggio nasce semplicemente dal fatto che lorsignori erano abituati al lusso di vendere 50,000 copie di default solo nella prima settimana e ora invece ciccia, sai quanto je po' frega' der diritto intellettuale a chi scavalla campioni su campioni senza nemmeno dichiararli. Salvo rari casi (Pete Rock è l'ultimo) non provo grande empatia.

Ghostcoso può anche aver ragione, quindi, in via di principio: però non tiene conto che il potenziale "parassita" che mi ha passato Più Pesce [no homo] ha fatto sì che un otaku del collezionismo se lo comprasse... Lo sfogo sarà anche legittimo, ma è quasi ai limiti dell'isteria e del "così non si può andare avanti, signora Longhi"... tutto vero, ma dunque? Poi è risaputo che al Nostro ogni tanto sale l'embolo e mitraglia sentenze ad alzo zero tipo Pino Scotto ed è anche simpatico, però dopo un po' mollaci con 'sti toni apostolici...

Quello che casomai potrebbe aver senso sarebbe di rendere più appetitoso l'acquisto di CD/dischi. Non solo abbassandone i prezzi, ma fornendo ad esempio contenuti speciali (per ogni disco un codice tramite il quale scaricare le strumentali o tracce bonus), dotandoli di un packaging degno di questo nome (la copertina a ologramma di Beats Rhymes & Life è una cacata ma alla fin fine fa scena), vendendoli a meno ai live, fornendo il disco loro stessi gratis in Mp3 in bassa qualità (112, 128kbps oppure coi watermark ma senza esagerare)...

Anch'io sono alla fine delle robe da dire, posta però qualcosa di polemico che ho ancora tutto il pomeriggio da svoltare

Anonimo ha detto...

vinyl is stealing!

http://www.flickr.com/photos/avi_abrams/1811580195/in/photostream/

Antonio ha detto...

Quello che casomai potrebbe aver senso sarebbe di rendere più appetitoso l'acquisto di CD/dischi. Non solo abbassandone i prezzi, ma fornendo ad esempio contenuti speciali (per ogni disco un codice tramite il quale scaricare le strumentali o tracce bonus), dotandoli di un packaging degno di questo nome (la copertina a ologramma di Beats Rhymes & Life è una cacata ma alla fin fine fa scena), vendendoli a meno ai live, fornendo il disco loro stessi gratis in Mp3 in bassa qualità (112, 128kbps oppure coi watermark ma senza esagerare)...

Occhio che qui stai confondendo i "doveri" dell'artista con quelli della casa discografica.
Per come la vedo io, il dovere dell'artista e' SOLO quello di fare il miglior disco che si sente.
Tutto il resto e' fuffa.
Il dovere delle case discografiche sarebbe quello di rendere la musica piu' accessibile (perche' cosi' ci guadagnano). Se poi non lo fanno e gli va male, se ne assumono la responsabilita'...
Sul fatto che le case discografiche puntino solo a fotterti e che si meritino il download illegale ci sto, ma non quando danneggia gli artisti (che meritano soprattutto).

Poi vabbe' lo sclero di Ghost, pero', cazzo, avete costruito un teorema accusatorio enorme su un video di youtube di 2 minuti da cui e' venuto fuori di tutto: ci manca solo che diciate che ci sono le prove del satanismo guardandolo al contrario e che Ghost aiutava Don Gelmini a fare il pedofilo e supportava il nazismo.
Ripigliatevi!

reiser ha detto...

Bof per me è nell'interesse dell'artista attivarsi anche sul piano del marketing inteso in senso largo, facendo -questo sì- appoggio alla propria etichetta. Non è un suo dovere, ma di certo gli conviene. Dopotutto le case discografiche, salvo un paio di rare eccezioni (cfr. la Stones Throw) non è che siano note per la lungimiranza e la creatività delle loro scelte; le quali, se fatte a cazzo come spesso avviene, pesano molto di più sull'artista che sul resto del meccanismo.

Il doveroso accanimento sul video è stato un crescendo dovuto -e questa è la verità- alla bruttezza del suo basco a scacchi, francamente offensivo nei confronti dei fan.

Anonimo ha detto...

Io sono un tipo polemico....ma anche voi non vi fate pregare eh!!?? :)

Antonio ha detto...

Macche', si fa per parlare...

Figuratevi.
E grazie della litig... ehm discussione!

:-)