mercoledì 31 ottobre 2007

DJ Toomp

È nota la mia passione per un certo tipo di produttori hip hop, è nota la mia estetica post-old school (prevalga il boom bap!) e quindi non penso che sia una sorpresa se dico che l’hip hop sudista, tanto di moda oggi, mi fa schifo.
Voglio dire, se un rapper scarso come Kanye West umilia (nel vero senso della parola) Rich Boy con la sua versione di Throw Some D’s, vuol dire che siamo proprio alla frutta…
È chiaro che a livello lirico è assodata l’inferiorità di certo minimalismo southern (a parte i soliti esempi, ormai stereotipati, tipo Scarface, Outkast e UGK... Yawn!), e quindi la discussione è chiusa.
Per quanto riguarda invece i beats, anche se la situazione migliora un po’, siamo sempre nel regno del dominio della forma sulla sostanza.
Il mio atteggiamento nei confronti dei produttori southern è ambivalente: apprezzo Polow the Don per l’atteggiamento old school (ma non ci sbavo dietro), odio Timbaland per quello che rappresenta ma non posso fare a meno di rimanere a bocca aperta di fronte a certi suoi beats, odio i Neptunes e basta (ed hanno pure un cocker spaniel, ah!), mentre altri li trovo troppo appiattiti su un suono alla moda e privo di spessore anche se con i suoi momenti (vero, Cool & Dre?).
E poi c’è DJ Toomp. E cambia tutto. Toomp è al momento il miglior produttore del mondo. Ecco, l’ho detto. Mi dovevo proprio togliere questo peso.
Non seguo le imprese del maestro di Atlanta in maniera approfondita, ma ogni volta che sento un suo beat rimango a bocca aperta per la qualità. Toomp lo fa da anni, ha imparato a usare il campionatore (e la Korg) sin dai tempi in cui Luke e i 2Live Crew erano importanti, e da anni non perde un colpo. Il suo suono trademark a base di tastiere epiche e malinconiche non sbaglia mai, parrebbe. Ci sono voluti anni, ma Toomp ora è uno dei più quotati “super producers”.
A dimostrazione del fatto che non la sto sparando grossa, prendiamo l’ultimo album di Kanye West, senza ombra di dubbio lo stato dell’arte a livello di produzione (a parte Just Blaze, ovviamente, l’unico che può veramente competere con Toomp). Ebbene, in mezzo alle tante ottime, cristalline produzioni “a solo” di Kanyeezy, spicca quel gioiello che è Can’t Tell Me Nothing, guarda caso co-prodotta da Toomp. Ed il suono del vecchio leone si sente tutto.
Molti dicono che DJ Drama ha fatto la fortuna di Young Jeezy, ma io dico invece che senza i beats di Toomp il trapper per eccellenza ora lavorerebbe al McDonald’s (e non sarebbe una brutta cosa…).
Toomp ha solo un difetto: dovrebbe lavorare con rappers di caratura più elevata. Sarebbe bello vedere collaborazioni con rappers lirici (fate voi i nomi). Per dire, se su quei beats di Rick Ross ci stesse uno che sa rappare, piuttosto di un semi-analfabeta, non sarebbe bellissimo?

UPDATE
È notizia dell'ultima ora che Toomp (sorpresa!) ha prodotto anche un beat per l'American Gangster di Jay-Z (se questo non significa essere un "super producer"...). La canzone in questione è Say Hello e, come aspettato, fa la sua porca figura, risultando personale in mezzo a tanti beats solidi ma un po' generici, se vogliamo.
Anyway, giusto per non farmi fare una brutta figura. Grazie, Adrian.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel pezzo... d'accordo su tutto.
Pero parecchi alti e bassi per lui eh... sull'ultimo di Kanye ha prodotto pure 2 pezzi abbastanza lagnosi... seppur con grande tecnica per carita'. Ma chi non fa alti e bassi oggigiorno...
Inoltre non trovi che sui suoi beat forse ci stia meglio un rap ignorante e lento piuttosto che qualcosa di piu ricercato, non so ad esempio un G Rap o un Rakim... non so non ce li vedo. Penso a un Canibus su can't tell me nothing... bleah!

Antonio ha detto...

D'accordo su tutto.
Per gli alti e bassi, boh. Di solito sono piu' le cose che mi colpiscono... Verissimo che fa ritmi troppo lenti su cui sono favoriti gli ignoranti.
Per Can't Tell Me Nothing, e' un pezzo fatto apposta per Kanye. Su quei bpm li' ci sta benissimo. Almeno non si dira' che lo critico sempre... ahah