It’s On

Come forse qualcuno di voi saprà, è ufficialmente scoppiata la lite fra Cam’ron e 50 Cent.
Iniziato in radio (sbadiglio), il beef si trascina ora, come di prammatica, su Youtube e sui siti di file sharing, visto che, prevedibilmente, verso il fine settimana scorso sono emersi uno street video di 50 Cent, Funeral Music, e la conseguente risposta di Cam’ron, Curtissss.
Ora, sinceramente, non so come sentirmi.
In qualche maniera è vero che 50 Cent e G-Unit rappresentano il peggio dell’hip hop, ma i Dipset ne sono la controparte più sfigata: la G-Unit si vende per i dollaroni, i Dipset sono quasi tutti su Koch…
In realtà, le due crew sono speculari, dal punto di vista dell’attitudine: sfruttano scandali creati ad arte per portare avanti un’immagine dell’hip hop legata solo a trucchetti e personalità, mettendo da parte tutto il discorso dell’espressione e delle skills dei rappers.
Nella G-Unit, al momento, c’è solo un rapper con un minimo di qualità liriche (Young Buck): da parte loro, i Dipset hanno, parzialmente, solo JR Writer. In tutti e due i casi, siamo lontani dall’essere fuoriclasse, ma i due surclassano le primedonne dei due schieramenti, che sono francamente imbarazzanti (© Larri).
A livello musicale, tanto è evanescente la patina pop delle produzioni da classifica di 50 e soci in bilico fra R’n’B sputtanato e magie da studio, quanto è turgida e kitch la produzione dei Diplomats, fra campionamenti trash degli anni ’80 e plagi di Just Blaze…
In tutti e due casi, il messaggio che passa è che per fare il rapper uno deve essere cafone e avere una faccia da schiaffi (che sia Jimmy o Lloyd Banks piuttosto che Cam o Fiddy poco cambia), e tutto il resto viene di conseguenza.
50 Cent ha smesso di scrivere canzoni dopo Many Men, Cam da quando è diventato Dipset, mentre Jimmy e Lloyd Banks non ne hanno mai scritto.
Non importa chi vinca, in ogni caso il rap ne uscirà sconfitto. I rappers sono altri…

EDIT: Link a Curtisss.