giovedì 7 dicembre 2006

Perché Ghostface Killah è il Miglior Rapper del Mondo…


… e che lo sia non penso che possa esser messo in discussione. Ghostface è il migliore per tutta una serie di motivi, estetici e, se mi permettete, anche “etici”.
Partiamo dalle considerazioni estetiche: iniziamo col dire che come cavalca i beat old school il nostro Tony Starks non ce ne sono altri. Ghost può prendere la base più 1987 che ci sia (come è spesso capitato) e renderla fresca come l’ultimo beat alla moda. Provate a dare una base di Marley Marl a Rick Ross o Jeezy e vediamo se il risultato è lo stesso…
Poi c’è il discorso dell’attenzione alla old school. Ghost sa di essere il risultato di una storia, e non se ne dimentica. E questo significa anche, come in Supreme Clientele, chiedersi “How can I move the crowd?” (domanda che, non a caso, si era fatto anche uno dei più grandi di tutti i tempi), e, marzullianamente, darsi (darci) una risposta che è quella giusta.
Sempre a livello estetico, l’orecchio di Ghost per le basi è inimitabile. Pensate se avesse anche un budget ricco… Alcune delle basi dei dischi di Ghostface sono incredibili, specie se accoppiate col gusto da storyteller di razza dell’Uomo. È un peccato che il classico suono Wu sia stato un po’ compromesso, ma se era necessario per migliorarsi, non possiamo volergliene.

E che dire dello stylo? Ghost è sé stesso, sempre: dal bracciale di Wonder Woman ai medaglioni da cinque chili, dalla giacca da camera alle Wallabees, Ghost non segue le mode, le fa. Fottendosene di grillz e cazzate varie. E rimanendo il più figo.
Idem come sopra per lo slang: se segui bene, se no cavoli tuoi. Mica deve fare la fine di Jim Jones (Baaaalliiiin’)…
Poi ci sono i motivi etici: il primo è la capacità di mettersi a nudo da angolazioni differenti.
Nel post-Tupac, l’unica via di uscita emotiva per i rappers è piangere gli homies morti o avere crolli nervosi di natura paranoica (meglio se indotti dalla maria). Tupac lo faceva benissimo, tutto il resto è noia.
Ghost cortocircuita tutto ciò, può parlare indifferentemente dell’incipiente calvizie o di sniffare le mutandine dell’ex amante, e può piangere perché le malefatte del governo verso i fratelli non gli fanno prendere sonno. Oppure può andare in sala di registrazione ubriaco ed aggressivo, e la storia non cambia: è sempre “the most banging-est”…
Ancora più notevole è l’assenza di soluzioni scontate a livello lirico, nei dischi di Pretty Tony. Ghost rifugge dai clichè triti e ritriti. Se è un Uomo di Ferro, non è perché vende più coca o perché tromba più mignotte (incidentalmente, forse lo ha pure fatto). Lo è per la capacità epica che riesce a riporre nelle proprie canzoni: nessuno al mondo è in grado di veicolare lo stesso range di emozioni di Ghost, dai cocktail di frutta e le Clarks senza calze ai culi che pompano come le Benz, dalla glaciale “professionalità” nel vendere crack all’incazzatura per il massacro delle Torri Gemelle. Conoscete nessun altro rapper che dica ad un angelo caduto che si prostituisce per il crack “Josephine, what’s wrong baby?” o “What would your mum think”, come in Josephine? Il 99% dei minchioni sotto contratto oggi avrebbe parlato di venderle più crack, di farsi fare una pompa o di diventare il suo P.I.M.P., con risultati francamente ridicoli. Quando invece Ghost si rivolge alla donna, apre una finestra sul baratro come solo i migliori sanno fare.
Ghost è per quelli che sanno capire, quelli che mangiano pesce e fanno ballate rap.
Per tutti gli altri, ci sono sempre assi come Jeezy e Rick Ross, e Pharrell a ricordare che bastano droga, champagne, macchine e soldi a rendere così fashion l’hip hop.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mecojoni. tu si che sai apprezzare il rap americano, si vede che l'hai sempre ascoltato. per quanto mi riguarda io sto a 0, non ho mai ascoltato rap americano perchè mi fa cadere le palle.

antò, fammelo amare!

Looka

http://looka.ilcannocchiale.it/

Antonio ha detto...

Molte cose di rap americano di adesso fanno effettivamente cadere le palle... purtroppo. Pero' le cose migliori ti mandano in paradiso!
Meno male c'e' Ghost. Parti da Supreme Clientele, poi cerca Only Built 4 Cuban Linx di Raekwon. Se non ti conquistano 'sti due dischi e' una battaglia persa...
:-)

Anonimo ha detto...

Marty da Musicselection: Ghostface grandissimo Mc , anche se un po come tutti i wu tang sono anni che non lo seguo più.

Antonio ha detto...

E' il momento di tornare a seguire Ghost, allora! Grazie del commento...