La Professione per Chi Non Sa Fare un C**zo
E qui, direbbe Lino Banfi, mi inghezzo di brutto.
C’è una disciplina (nobilissima), che può anche essere un mestiere, che al momento sta venendo pervertita e umiliata nella maniera più totale.
I puristi dell’hip hop sono cresciuti a pane e storia delle 4 discipline e blah blah blah… ben sapendo che importanza dare all’arte del DJing, o turntablism, per usare la parola (fichissima) inventata da zio Babu. Ora, se è vero che a persone come me sentire una suite degli X-Men (o come volete chiamarli, per me Roc Raida e compagni restano X-Men) fa venire le convulsioni dopo più di 15 minuti, è anche vero che sappiamo benissimo che una delle sfortune dell’hip hop è che oggi è che oggi la mentalità del digging e dei breaks si sta perdendo e questo dipende anche dalla mancanza di veri DJ in giro (a parte i grandi vecchi).
L’ultimo mixtape di Premier si chiama No Talent Required e il titolo è riferito a quelli che usano CD e FinalScratch per mixare…
E qui arriviamo al senso del post. Assolutamente ignari di che cosa significhi essere un DJ (ovvero cultura del breakbeat e del digging in the crates), molti ignobili pseudocelebri falliti, aiutati dalla pochezza dei ritmi house, stanno cercando di riciclarsi come DJs.
Il primo è stato Tommy del Grande Fratello, definito sul proprio sito “il Dj più famoso d'Italia” (ahah), poi è venuta Katrina (sempre del Grande Fratello), poi ora c’è Silvia Rocca chef a i live sets (ma un set del DJ può non essere live?) a tette nude, e via dicendo… Cosa che ha fatto venire fuori tutta una serie di topless DJ (in tutto il mondo, badate bene) e via dicendo. Ma, mi chiedo io, che c**zo ne sanno di musica questi personaggi? Che cosa c’entrano con gente come Shadow o Premier o Gruff o Trix?
C’è una disciplina (nobilissima), che può anche essere un mestiere, che al momento sta venendo pervertita e umiliata nella maniera più totale.
I puristi dell’hip hop sono cresciuti a pane e storia delle 4 discipline e blah blah blah… ben sapendo che importanza dare all’arte del DJing, o turntablism, per usare la parola (fichissima) inventata da zio Babu. Ora, se è vero che a persone come me sentire una suite degli X-Men (o come volete chiamarli, per me Roc Raida e compagni restano X-Men) fa venire le convulsioni dopo più di 15 minuti, è anche vero che sappiamo benissimo che una delle sfortune dell’hip hop è che oggi è che oggi la mentalità del digging e dei breaks si sta perdendo e questo dipende anche dalla mancanza di veri DJ in giro (a parte i grandi vecchi).
L’ultimo mixtape di Premier si chiama No Talent Required e il titolo è riferito a quelli che usano CD e FinalScratch per mixare…
E qui arriviamo al senso del post. Assolutamente ignari di che cosa significhi essere un DJ (ovvero cultura del breakbeat e del digging in the crates), molti ignobili pseudocelebri falliti, aiutati dalla pochezza dei ritmi house, stanno cercando di riciclarsi come DJs.
Il primo è stato Tommy del Grande Fratello, definito sul proprio sito “il Dj più famoso d'Italia” (ahah), poi è venuta Katrina (sempre del Grande Fratello), poi ora c’è Silvia Rocca chef a i live sets (ma un set del DJ può non essere live?) a tette nude, e via dicendo… Cosa che ha fatto venire fuori tutta una serie di topless DJ (in tutto il mondo, badate bene) e via dicendo. Ma, mi chiedo io, che c**zo ne sanno di musica questi personaggi? Che cosa c’entrano con gente come Shadow o Premier o Gruff o Trix?
5 commenti:
parole sacrosante porcoddìo!
soprattutto riguardo a quei coglioni del gf che fanno i dj house
Looka
Confermo... ma non possono darsi all'agricoltura?
la tipa in foto è una gran sorca
Si chiama Nicki Belucci ed e', guarda caso, una ex pornoattrice-trasformata-in-DJ.
Ma perche' non ha continuato nell'hard, che forse rendeva meglio?
AL ROGO!
AL ROGO!
(e per una volta non è una battuta)
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