lunedì 24 luglio 2006

La Vendetta degli Anni ‘80


Qualcuno, citando Paolo Rossi, ha detto: “Anche la merda ha preso le distanze dagli anni ‘80”. La frase, spiritosa, ha un che di vero, ma, se ci pensiamo bene, è molto ingenerosa.
La gente, in generale, associa agli anni ’80 immagini terribili ed un senso di disgusto che non ha un corrispettivo negli anni ’60 o ’70, per esempio. A parte quando poi gli eighties diventano un fenomeno di moda, col ritorno, fra le altre cose, dei terribili occhialoni a goccia o dei falsetti da castrato (anche nelle canzoni degli spacciatori del Dirty South, vedi Keep On Pushin’ di Bun B…).
Ma questo senso di alterità nei confronti degli ’80 nasce da due fenomeni concomitanti e allo stesso tempo legati. Il primo è la nozione diffusa di una assoluta mancanza di impegno, soprattutto a paragone dei “politici” anni ’70, che ha portato alla nascita dello yuppismo. Che poi questa sia una falsità orchestrata ad arte è un altro discorso: che differenza c’è fra lo spinello fricchettone e la coca yuppie? Per me, in molti casi, nessuna…
Il secondo è l’insorgenza di un fenomeno nuovo, ovvero la separazione fra “sovraculture” e “sottoculture”, o, in altri termini, mainstream contro underground.
Per chiarire, mentre fino alla fine degli anni ’70 la cultura giovanile (perché alla fin fine è di questo che si sta parlando) era abbastanza omogenea, dalla nascita del punk in poi (non è proprio così, ma per semplificare) si verifica una scissione fra quelli che sono i gusti delle varie parti della cultura giovanile. Mentre prima lo scontro era fra genitori e figli (e relative collezioni discografiche), dagli anni ’80 in poi lo scontro è fra diverse tribù giovanili, a vari livelli e con diversi gradi di intensità: paninari contro metallari, mods contro rockers, pop contro musica alternativa e via dicendo.
È proprio negli anni ’80 che si sviluppano molti dei movimenti di resistenza più dignitosi e interessanti. Perché chi parla degli anni ’80 si ricorda solo delle stronzate proposte da Fabio Fazio e dal degno compare Baglioni e dimentica sempre cose eccezionali come gli Smiths, i primi Cure, la break dance, l’hardcore di New York (Cro-Mags e Sick of It All, per esempio), Eric B & Rakim, il reggae post-Marley, il mod, i Sonic Youth al massimo splendore e via dicendo?
Per me gli anni ’80 non sono stati certamente più merdosi della pappardella monodimensionale che ci viene proposta degli anni ’70. Quella la vedo pericolosa, foriera di un “come eravamo” autocelebrativo, falso e in malafede. Gli anni ’80, quelli “veri” sono stati meglio, sicuramente, anche se a nessuno questa visione meno semplicistica sembra fare comodo.
E poi gli anni ’80 sono stati anche fighi. Ho già detto della mia passione segreta per la moda paninara (mettetela in versione XXL e siamo nel video Funkorama di Redman!), ma se non siete d'accordo, andate almeno a rivedervi Wild Style

7 commenti:

Anonimo ha detto...

quando il mio ex fidanzato pompava il funk dicendo che gli anni '70 erano definitivi ribattevo: anni '80, Bronx = Hip Hop...NO DOUBT!!!!

però anche il 1995...mamma mia...

avevo 10 anni eppure mi ricordo chiaramente che percepivo la meraviglia della Cultura della Golden Age nel mondo..

Devo fare la disfattista?
Collegano gli anni '80 ad un periodo fake..ma d'altra parte nel 2006 collegano pure l'Hip Hop a..beh i nomi non li facciamo, tanto li conosciamo tutti ;)

peace

ps..Wild Style è classico, però io tifo Style Wars....

god bless the writers' block !

Antonio ha detto...

Per me New York '87 > New York 1995, anche se di poco. Viva i bei tempi andati...
Represent!


... Ma linki i pornazzi e me no? :-(

Anonimo ha detto...

ma stai scherzando???

HIP HOP HEADS ON THE NET
linkato da mo

;)

ahahaha t'ha traumatizzato la storia dei porno? è che a forza di fare il maschiaccio ero diventata una "pornorocker" diciamo...

sai il gusto del trash huahuahuaha

Basnicchi ha detto...

w gli anni 80...w arnold w i goonies w i cartoni animati giapponesi w a-team w magnum p.i.

basnick fedo 1982

Antonio ha detto...

Bas: Viva pure i Public Enemy e KRS-ONE, che ai tempi erano inarrestabili...

Larri: Il porno non traumatizza mai! Anzi... ci sta sempre bene :-) ahah!

Antonio ha detto...

Mi piace la breakdance, ma non mi definirei un appassionato...
Comunque passero' sul tuo blog, oh yeah!

Anonimo ha detto...

no, "ebbimo" no però...

o.O