Chips & Chops…
La metamorfosi di Chops è strabiliante. Da produttore stimato in ambito underground e artefice di uno stile “choppato” (appunto) debitore degli insegnamenti di Premier (anche se i campioni se li suonava da solo) e dotato di una certa grazia e personalità, Chops diventa nel mixtape It’s Going Down Volume 2 di Bun B una specie di versione “chopped and screwed” di Jazze Pha, reinventandosi in versione tastierosa e quasi “crunk” come produttore di rango per l’hip hop texano (e di Houston in particolare).
A parte la legittima domanda: “Perché?”, sorge spontaneo un sospetto: ma non è che, proprio guardando a Jazze Phizzle, Chops ha pensato a ritagliarsi un ruolo di primo piano all’interno di un movimento che al momento tira tantissimo (vedi Slim Thug, Mike Jones, Lil Flip e Paul Wall), ma che non ha ancora espresso produttori di grido?
Il paragone con Jazze Phizzle calza, pensando a come questi sia passato da mezza tacca con affiliazione west di fine anni ‘90 (vedi le produzioni, mai cagate da nessuno, per Too Short e Ras Kass, fra gli altri) a re del sud (super pagato) a fianco di Lil’ Jon nel nuovo millennio. Che Chops punti a fare lo stesso con gli assi di H-Town?
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