venerdì 24 giugno 2005

Il Ritorno della Scatola Magica


Ci sono voluti anni, ma ce l’abbiamo fatta. Ricordate Ironman di Ghostface Killah? Erano gli anni ’90, e su quel seminale album c’era una canzone dal titolo Box In Hand. Canzone non totalmente riuscita, prendeva il titolo da un classico del cinema di Hong Kong e si riferiva al fatto che, per provare il proprio valore, il discepolo doveva portare via una scatola dalle mani del maestro.
La particolarità della canzone era l’intro, una ventina di secondi con uno dei loops più straordinari che RZA abbia mai maneggiato (e vuol dire tanto, credetemi). Una bomba. Poi il pezzo cambiava registro ex abrupto e tutto perdeva di potenza, soprattutto dal punto di vista della base, una specie di Wu-Gambinos storpia.
Per anni io e un paio di miei amici ci siamo chiesti perché mai RZA non avesse utilizzato solo quel meraviglioso loop e come avesse fatto a non capire la bellezza dei quegli archi struggenti e di quel piano ricamato.
Ora, negli ultimi mesi, sono venuto in possesso di una copia delle strumentali di Ironman, e c’è una versione di Box In Hand con il beat dei miei sogni (insieme a quello di Tai Chi di Killah Priest uno dei miei beats preferiti di tutti i tempi, senza dubbio). Un sogno.
Ma non basta. Due giorni fa ho sentito J-Love Presents – Ghostface Killah Hidden Darts. Indovinate che beat viene usato per l’intro del mixtape? Bravi, avete indovinato.
Ed ancora. Necro And Ill Bill - Street Villains Vol. 2, un altro mixtape uscito pochi giorni fa, contiene, fra le altre cose, collaborazioni “virtuali” con Biggie, Big Pun e Charlie Manson, ma soprattutto un freestyle del “supergruppo” underground Circle of Tyrants, sempre sulla base “fantasma” costruita sul loop suddetto. Necro è un personaggio controverso, ma che sia un connoisseur di beats “hot” è innegabile. Perché ci sono voluti così tanti anni per fare, in qualche modo, giustizia a quel loop?

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